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Teatro: attori si diventa. La scuola Tragicomica: "Così emerge la passione"

Arriva all’Arsenale la terza edizione dell’iniziativa diretta da Ubaldo Pantani. Tutto il programma del corso sarà svelato oggi in un open day gratuito .

Arriva all’Arsenale la terza edizione dell’iniziativa diretta da Ubaldo Pantani. Tutto il programma del corso sarà svelato oggi in un open day gratuito .

Arriva all’Arsenale la terza edizione dell’iniziativa diretta da Ubaldo Pantani. Tutto il programma del corso sarà svelato oggi in un open day gratuito .

Arriva all’Arsenale la terza edizione di "Tragicomica", la scuola di teatro diretta da Ubaldo Pantani, allievo di Giorgio Albertazzi e da anni protagonista in tv, che torna al Cineclub per insegnare a "fare il comico, seriamente". Il programma del corso, che inizierà il 14 ottobre, sarà svelato oggi alle 18 per un open day gratuito che attende i futuri allievi negli stessi spazi in cui si terranno le lezioni. "La scuola - spiega Pantani -vuole tirar fuori la passione che ognuno dei partecipanti ha per il proprio progetto, con l’obiettivo di condividerlo con il pubblico. L’esercizio ripetuto e costante porta all’individuazione di un percorso artistico, dell’orizzonte temporale di sviluppo e del metodo di ricerca delle modalità per attuarlo".

Da cosa nasce l’esigenza di creare una scuola?

"Dallo stesso motivo per cui un giocatore decide di fare l’allenatore, per trasferire quello che può aver capito del suo lavoro agli altri e, allo stesso tempo, colmare le lacune che ha riscontrato nel corso della carriera".

Per esempio?

"Quello che io punto a migliorare è l’approccio, che nei confronti di un comico deve essere molto delicato e protettivo perché il comico ha un animo sensibile e va trattato con cura".

Come sono andate le scorse edizioni?

"Il bilancio è molto positivo con più del 50% degli iscritti dell’anno precedente che ogni anno torna nella nostra scuola. Tra gli allievi dello scorso anno ricordo un irresistibile pensionato, che voleva coltivare la sua passione per il teatro anche solo a livello amatoriale. Era un formidabile raccontatore di barzellette che, però, quando arrivava al finale lo diceva male oppure se lo dimenticava, creando, però, un effetto irresistibile che ci ha fatto divertire tanto".

Cosa ci può dire sulla nuova edizione?

"Quest’anno la scuola tornerà alle origini, focalizzandosi sul comico inteso come genere e come professione. E per fare questo useremo il linguaggio tragicomico, che nasce dalla tragedia che ognuno di noi porta con sé, e che, se elaborata, può produrre un effetto comico. Prendere quello che ci succede ogni giorno e riportarlo fedelmente è molto più divertente di tante storie inventate".

Stefania Tavella