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Con il cellulare all’esame di maturità. "Un errore che pagheranno caro": saranno bocciati

Al "Buonarroti" arriva anche la polizia. Nel bagno hanno nascosto il telefonino. Tutta l’amarezza del preside Salerni: "Immediata esclusione da tutte le prove". Saranno bocciati

Uno smartphone

Pisa, 30 giugno 2023 - Oggi il noto ‘bigliettino’ celato nella tasca dello studente degli anni ’90 ha la forma di uno smartphone e la velocità di una connessione internet in grado di rispondere a qualsiasi quesito. Ma affidarsi alla potenza dei mezzi tecnologici illeciti è costato caro a due studenti del liceo Buonarroti impegnati a sostenere l’esame di maturità.

La storia è questa. E’ il 22 giugno e gli studenti sono impegnati nella risoluzione delle prova di matematica. Secondo quando ricostruito, i docenti avrebbero notato uno strano viavai nel corso del compito per poi scoprire, nascosto in un bagno della scuola, proprio un telefono cellulare acceso. Immediata è scatta la chiamata alle forze dell’ordine, nello specifico alla polizia. Gli agenti hanno quindi recuperato il telefonino nel quale sarebbe stata trovata la prova di matematica già svolta. Il primo studente a finire nei guai è stato quello colto in flagranza. L’altro, invece, è il possessore del cellulare. Entrambi sono stati denunciati all’autorità giudiziaria in base ad una legge del 1925 – ovvero di quasi cento anni fa – che prevede che "chiunque in esami o concorsi, presenta, come propri, lavori che siano opera di altri, è punito con la reclusione da tre mesi ad un anno".

C’è tanta amarezza nelle parole del dirigente scolastico Alessandro Salerni che commenta l’accaduto così: "Un gesto che non ci si attende da studenti di 18 anni e che ha determinato la loro immediata esclusione da tutte le prove di maturità. Un errore che si paga caro ripetendo l’anno scolastico".

Non si è trattato di un caso isolato, infatti, in questi giorni è avvenuto un episodio analogo in una scuola di Sulmona.