Pisa, 12 febbraio 2020 - L’amore ai tempi di internet fa rima con Tinder e con l’avvicinarsi di San Valentino sono in tanti ad aver ripreso in mano o installato per la prima volta la celebre applicazione. Pisa è una delle città toscane dove si trova il maggior numero di utenti, anche per "colpa" del rapporto della città con il turismo mordi e fuggi, con tanti turisti con cui ci si è "matchati", che però rimangono in zona giusto il tempo di una visita alla Torre di Pisa, ma che partono subito dopo verso altri lidi. Li riconosci subito, non solo dalla descrizione, ma perché la maggior parte sono viaggiatori e non perdono occasione per farsi una foto nei luoghi simbolo, tra cui anche la torre. Ma chi utilizza Tinder a Pisa? No, non ci sono solo turisti, che pure occupano una percentuale importante, ma anche studenti, che magicamente spariscono quando è periodo di esami, pendolari o lavoratori, anche pisani, che vogliono evadere dalla solita routine. Per chi si incontra, sorprenderà sapere che Piazza dei Miracoli non è uno dei luoghi più gettonati per un primo appuntamento.
Si preferisce infatti una passeggiata alle Piagge o in centro, magari per un bicchiere di vino o una cena, scoprendo luoghi diversi da quelli per cui Pisa è famosa nel mondo, specialmente tra i non pisani. Oppure, per spazzare via l’imbarazzo, luoghi ancora più frequentati, come quelli della movida, anche in piazza Vettovaglie. Se poi c’è un pizzico di fiducia e intesa, perché non una passeggiata romantica a Marina di Pisa al tramonto? Oggi però l’uso di Tinder è variegato. C’è ad esempio Roberta (nome di fantasia) che si è trasferita da poco per la sua laurea specialistica e cerca amici per andare insieme al cinema o per condividere i propri interessi, perché ha scoperto un circolo di giochi da tavolo alla Stazione Leopolda e non sa con chi andarci.
Oppure c’è Andrea, che proprio non sopporta di andare in giro per i locali del centro per "rimorchiare", ma preferisce l’uso dell’app. D’altronde in passato c’erano le chat testuali dove si poteva accedere dal proprio computer di casa. In questo senso ha fatto scuola il film "C’è Posta per Te" del 1998, con Tom Hanks e Meg Ryan, che spiega la genesi di questo fenomeno, prima dell’avvento dei siti specializzati di incontri negli anni 2000. C’è anche Luana, influencer e modella, che da Pisa parte spesso in giro tra varie città per poi tornare alla base e usa Tinder come fosse un social network, per promuoversi, magari per cercare un fotografo che l’accompagni nelle sue avventure, o semplicemente invitando la gente a seguirla su instagram.
D’altronde i motivi che spingono le persone ad iscriversi a Tinder sono i più vari. C’è chi cerca l’anima gemella, ma sono molto pochi quelli che ci riescono davvero, o chi invece cerca un partner occasionale, ma anche chi invece lo fa per curiosità, spinto dagli amici, quando per una scommessa, quando per gioco. L’app, se saputa usare, funziona davvero, basta qualche foto ben fatta, una descrizione accattivante e saper sciogliere il ghiaccio via chat.
Michele Bufalino