"Togliete quei manifesti dalla città"

La segretaria provinciale di Sinistra Italiana critica la campagna antiabortista dell'associazione Pro Vita e Famiglia a Pisa e altre città toscane, chiedendo la rimozione dei manifesti per rispetto dei diritti civili e delle libertà individuali. Anche il consigliere comunale del Pd si schiera contro tali affissioni, definendo le lobby antiabortiste inaccettabili e chiedendo che vengano escluse dalla città.

"Togliete quei manifesti dalla città"

"Togliete quei manifesti dalla città"

"A Pisa ma anche a Pontedera, Cascina, Peccioli e Lajatico arriva l’ennesima e indegna campagna dell’associazione Pro Vita e Famiglia con manifesti no-choice e antiabortisti, che subdolamente attaccano il diritto della persona gestante all’interruzione volontaria di gravidanza e la propria autodeterminazione, alimentando la retorica stigmatizzante del dolore e della colpa per chi decide liberamente di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza". Lo ha afferma la segretaria provinciale di Sinistra Italiana, Anna Piu (foto), criticando le affissioni dei manifesti raffiguranti un feto accompagnato dalla frase "9 biologi su 10 mi riconoscono come essere umano. E tu?".

"È necessario che tutte le amministrazioni locali - osserva Piu - intervengano per la rimozione immediata dei manifesti anche alla luce di quanto previsto dal Codice della Strada all’art. 23 comma 4-bis, modificato dalla legge 156 del 9 novembre 2021, che vieta ogni tipo di pubblicità sessista o lesiva del rispetto delle libertà individuali e dei diritti civili e politici". Sul tema interviene anche il consigliere comunale del Pd, Enrico Bruni: "Fuori le lobby antiabortieste dalla città ed è giusta la mozione presentata da Ciccio Auletta per far rimuovere i manifesti. Ci fa inorridire questa campagna. Nessuno spazio di pubblica affissione deve essere concesso a queste associazioni: tutte le scelte che riguardano i corpi e le decisioni soggettive delle donne non devono essere messe in discussione mai, tantomeno tramite manifesti pubblicitari". Secondo l’esponente dem "associazioni come Provita e Famiglia sono vere e proprie lobby per fare pressioni sulla classe politica e a Pisa, la Giunta è stata fin troppo volenterosa nei confronti delle richieste di questo genere di associazioni".