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Torna il Dì di Sant’Antonio Abate con gli Amici del Gioco del Ponte

Fede e tradizioni pisane al centro dell’evento in programma venerdì 17 gennaio, con le cerimonie al via dalle 16.15 in Logge di Banchi. A seguire il corteo storico e la messa propiziatoria alle 18: il programma.

Un passato festeggiamento del Dì di Sant’Antonio Abate che si festeggia il 17 gennaio

Un passato festeggiamento del Dì di Sant’Antonio Abate che si festeggia il 17 gennaio

Torna il Dì di Sant’Antonio Abate. Il 17 gennaio infatti, rappresenta un momento speciale per Pisa e i suoi cittadini, con l’occasione di celebrare non solo la figura del Santo, ma anche per riflettere sull’importanza del Gioco del Ponte, una delle tradizioni più rappresentative della città. La giornata di celebrazioni organizzata dall’Associazione Amici del Gioco del Ponte è ricca di appuntamenti che uniscono religione, tradizione e cultura. La bandiera pisana verrà esposta fin dal mattino, a partire dalle 9, sui pubblici edifici e sulle case private.

Il programma. Nel pomeriggio, alle Logge di Banchi, alle 16.15, si svolgerà la cerimonia di investitura dei capitani di squadra, seguita da un corteo lungo Corso Italia fino a Piazza Sant’Antonio alle 17.15. Qui, nella Chiesa di Sant’Antonio, alle 18, si terrà una messa propiziatoria alla presenza delle autorità cittadine, del Gonfalone del Comune e dei rappresentanti del Gioco in abiti storici. La giornata si concluderà con una cena conviviale celebrativa. Il presidente dell’Associazione Amici del Gioco del Ponte, Stefano Gianfaldoni, ha dichiarato: "Si rinnova una volta ancora nel giorno del grande Santo il momento di riflessione sul Gioco del Ponte - riflette Gianfaldoni -. Vi è certezza che si tratti dell’evento che più di ogni altro tramanda la storia e la cultura della nostra città, del quale è indispensabile impegnarsi per garantire la continuità e la tradizione, con volontà e spirito di servizio. Dobbiamo favorire la partecipazione attiva soprattutto sui nostri unici lungarni, nel sabato di giugno, quando la tenzone divide per un solo giorno all’anno la città in due nobili parti". Gianfaldoni riflette poi sulla ricorrenza: "Si festeggiano i 55 anni della costituzione del nostro sodalizio e il primo appuntamento organizzato dalla nostra associazione, dopo essere stata fondata nel 1970, fu proprio la prima edizione del Dì di Sant’Antonio Abate del 17 gennaio del ’71. Un’iniziativa che ha dato il via a una tradizione che non si è più fermata e che ha portato, nel 1982, alla riscoperta e al ripristino del Gioco del Ponte". Il 17 gennaio è una data simbolica, come racconta l’Oplomachia pisana di Camillo Ranieri Borghi. Secondo lo storico, era in questo giorno che si disputava il Gioco del Ponte, poi conosciuto come "Battagliaccia". Borghi riferisce due ipotesi sulla scelta della data del 17 gennaio per questa ricorrenza: la prima la lega all’arrivo a Pisa di Pelope, la seconda legata alla data della dedicazione della città, un po’ come è il 21 aprile del 753 per Roma. Il Dì di Sant’Antonio Abate affonda profondamente le radici nella storia della città, ed è oggi il simbolo di un’identità collettiva che unisce i pisani sotto il segno della continuità e della partecipazione.

Michele Bufalino