Torna la "Musica sotto la Torre". Viaggio di due secoli con le note

Domani alle 21.30 nel Chiostro del Museo dell’Opera del Duomo "8 stagioni" per sostenere la mensa Caritas .

Torna la "Musica sotto la Torre". Viaggio di due secoli con le note

Torna la "Musica sotto la Torre". Viaggio di due secoli con le note

Domani alle 21.30 torna Musica Sotto la Torre, la rassegna di musica organizzata dall’Opera della Primaziale Pisana nel Chiostro del Museo dell’Opera del Duomo. Il primo appuntamento dell’evento di beneficenza, realizzato in collaborazione con l’Arcidiocesi di Pisa-Caritas Diocesana per sostenere la Mensa dei Poveri, sarà l’esecuzione delle "8 stagioni" di Antonio Vivaldi e Astor Piazzolla da parte della violinista Chiara Morandi (nella foto) con EstrOrchestra, con l’obiettivo di mettere a confronto due compositori distanti fra loro più di due secoli. Le Stagioni di Vivaldi fanno parte dei dodici concerti per violino, archi e basso continu+o da "Il cimento dell’armonia e dell’inventione op. 8" (1723-25) e hanno l’indubbia capacità di rievocare nell’animo umano le emozioni suscitate dalle manifestazioni soavi o impetuose della natura. Le Cuatro Estaciones Porteñas di Piazzolla, sensuali e di grande fascino seduttivo, nascono invece come pezzi a loro stanti tra il 1965 e il 1970, ideati per essere eseguiti dal quintetto dove egli suonava il suo bandonèon. Un viaggio di undicimila chilometri e oltre due secoli che divide Vivaldi, anima del Barocco Italiano, e l’argentino Piazzolla, re del tango nuevo, che allieterà tutti i presenti. Il costo del biglietto è di 15€, le prevendite sono disponbili sul sito https://www.opapisa.it/notizie/musica-sotto-la-torre-xv-edizione/. Eventuali biglietti rimasti saranno messi in vendita ogni giorno di concerto solo presso la biglietteria locale. Ogni sera del concerto il bar al piano superiore del museo rimarrà aperto fino alle 21. Per l’occasione anche il Bookshop all’interno del Museo farà orario prolungato.

Il ruolo della Mensa dei Poveri, servizio interamente a carico della comunità ecclesiale, è sempre più importante per sostenere le persone in difficoltà. Nel 2023 sono stati più di 50mila i pasti serviti e 685 le persone diverse che ne hanno usufruito. Sono i numeri di una povertà radicale, che purtroppo cresce, segno concreto che ci sono individui nel nostro territorio che non hanno neppure l’essenziale per sopravvivere. Le mense del Cottolengo, a pranzo e di Santo Stefano a cena hanno raggiunto il picco di 150 presenze giornaliere. La mensa è la prima risposta alla domanda "aiutami a sopravvivere" che incontriamo al Centro d’Ascolto.