Da un anno aspettava questo momento. Perché sì, i social sono importanti e nei mesi di pandemia hanno aiutato a non perdere i contatti con le persone, ma tornare a vivere le emozioni del teatro non è neppure paragonabile. C’erano più di 500 persone al Tuscany Hall di Firenze per il ritorno a teatro del comico Jonathan Canini di Santa Maria a Monte che mancava dal 25 ottobre del 2020, quando l’allora premier Conte annunciò la chiusura dei teatri. Quindi il ritorno agli spettacoli all’aperto nell’estate scorsa fino a giovedì, quando lo spettacolo "Cappuccetto Rozzo" è tornato in teatro. "È stato qualcosa di indescrivibile – dice Canini – già tornare a esibirsi dal vivo, all’aperto e in contesti sempre suggestivi, è stato emozionante ma il teatro ti trasmette delle sensazioni uniche. Devo ringraziare la mia spalla Riccardo Di Marzo e la mia famiglia che mi sta sempre vicina. Prima di salire sul palco sono sempre contratto, poi monto e tutto si scioglie".
Con 184mila followers su Facebook e quasi 100mila followers su Instagram, Jonathan Canini è molto attivo sui suoi profili social ma svela dei particolari. "I social oggi sono indispensabili e ce lo ha dimostrato la pandemia: senza ci saremmo sentiti più soli. Hanno permesso a noi artisti di restare in contatto con le persone, provando a farle ridere in un momento che c’era davvero poco da ridere". "Ma il contatto con le persone – aggiunge Canini – è impagabile, un applauso o una risata non si può paragonare a un like o una condivisione". Il 5 e 6 novembre Canini sarà al Teatro Verdi di Montecatini Terme.
Luca Bongianni