REDAZIONE PISA

Luca e Andrea uccisi dal tir contro il guardrail, forse lo scoppio di una gomma all'origine della tragedia / FOTO

In gravi condizioni la mamma dei gemellini, ma non è in pericolo di vita. Illeso, ma sotto choc, il babbo alla guida

Il tragico incidente (foto Salvini)

Pisa, 14 luglio 2015 - Tutto è ovattato nel tratto di autostrada che da Pisa Nord raggiunge Viareggio. L’incidente, tremendo, ammutolisce tutto e tutti, o quasi. Un uomo si dispera. Urla e impreca agitando le braccia verso il cielo, mentre un agente della polizia stradale tenta di calmarlo, invano. In entrambe le direzioni le corsie sono piene di macchine. Ferme. I poliziotti fanno passare soltanto alcune auto per volta, ma solo nella parte di strada che viaggia verso sud, con attese di decine di minuti per dar modo ai soccorritori di fare il proprio lavoro. Tra il camion e l’auto coinvolti nell’incidente non c’è spazio. Dalla violenza dell’urto la macchina (una Nissan Qashqai) è stata completamente schiacciata tra il rimorchio del mezzo pesante e la struttura di metallo che divide le corsie. Secondo una prima ricostruzione della polizia stradale la causa della tragedia potrebbe essere ricondotta allo scoppio di uno pneumatico della cisterna.

LE FOTO DELLA TRAGEDIA

Nel mezzo, la famiglia di Inzago (Milano), il padre Cristian Brambilla, 34 anni, che esce quasi illeso ma è sotto choc, la madre, Elisa Chiricò, 31, originaria di Cecina e ora ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cisanello di Pisa, e i due gemellini di nove mesi, Luca e Andrea, morti dopo lunghi minuti di tentativi di rianimazione. Stavano rientrando in Lombardia dopo qualche giorno di vacanza dalla nonna materna a Rosignano Solvay, dove la famiglia è molto conosciuta.

I soccorritori e i vigili del fuoco lavorano oltre il guardrail. A intervalli regolari l’elicottero di soccorso ‘Pegaso’ continua a far spola tra l’ospedale pisano e il luogo dell’impatto, per portare via la donna e lasciare sul posto altri dottori. Un telo viene alzato da due volontari, mentre uno dei dottori si muove intorno al corpo di uno dei piccini sdraiato sull’asfalto, prestando le prime cure. La scena è impressionante. Probabilmente l’auto, in corsia di sorpasso, è stata schiacciata dal peso del rimorchio del camion, che potrebbe aver sbandato o aver tentato un sorpasso a sua volta. Ma saranno i rilievi della polizia stradale e lui stesso, quando verrà ascoltato, a dire perché. Intanto è stato denunciato per omicidio colposo, ma non risulta positivo all’alcol. Un groviglio di lamiere scure, non c’è rimasto altro a testimoniare l’accaduto. E i curiosi, come uccelli sopra un cavo telefonico, stanno appollaiati, seduti, sul guardrail che divide le corsie autostradali.

Qualcuno prova anche a scattare delle fotografie della scena ma, intercettato, viene fermato dagli agenti di polizia. I piccoli vengono portati a Medicina legale per l’autopsia. Il padre si precipita all'ospedale dalla moglie. Le auto sono ferme e fa caldo. Quasi tutti scendono dagli abitacoli per trascorrere il tempo di attesa prima di tornare a viaggiare. Fanno ipotesi su cosa sia accaduto a pochi metri da loro. Alcune mamme portano i bambini un po’ più lontano dal luogo dell’impatto, senza riuscire a rispondere alle tante, troppe domande, dei propri figli. I vigili del fuoco, intanto, lavorano senza sosta per togliere le carcasse dei mezzi coinvolti. Ci vorranno ore prima che la situazione torni alla normalità (la strada, una sola corsia, viene riaperta poco prima delle 19) anche se i testimoni di questa giornata terribile non potranno mai dimenticare un tale, devastante, choc.

AGGIORNAMENTO - È stabile nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cisanello Elisa Chiricò, la madre dei due gemellini. La donna, rimasta incastrata tra le lamiere dell'auto schiacciata contro il guard-rail da un tir, ha riportato una frattura complessa del bacino ed alcune lesioni interne, ma non sarebbe in pericolo di vita. Sull'incidente la Procura di Pisa ha aperto un'inchiesta coordinata dal sostituto Aldo Mantovani. Indagato per omicidio colposo l'autista del tir, un romeno di 59 anni. L'iscrizione è un atto dovuto per consentire all'uomo di nominare legali e consulenti per procedere al l'esecuzione di atti tecnici irripetibili. Sottoposto all'etilometro, l'autista è risultato negativo. L'auto sulla quale viaggiava la famiglia, una Nissan Quasqai, e il mezzo pesante sono stati posti sotto sequestro. Sui corpicini dei due gemelli non sarà eseguita l'autopsia ma solo un esame esterno.

andrea valtriani