di Gabriele Masiero
PISA
Il piano attuativo presentato dal Pisa Sporting Club per la realizzazione del centro sportivo a Gagno manca ancora degli elaborati definitivi e di alcune integrazioni tecniche senza i quali non è possibile adottarlo (attendendo poi almeno 30 giorni per le eventuali osservazioni da parte di soggetti a vario titolo portatori di interesse) e dunque avviare l’iter per l’approvazione definitiva con il successivo e conseguente rilascio dei permessi a costruire.
Dunque, l’ipotesi di vedere partire i lavori a giugno - inizialmente annunciata dallo stesso sindaco Conti – appare remota. Più probabile immaginare, se il club adempierà agli obblighi richiesti dall’amministrazione in tempi brevi, che i lavori possano cominciare nel prossimo autunno, se non addirittura ad anno nuovo. È quanto emerge dalla discussione di ieri in prima commissione consiliare, dopo la richiesta di chiarimenti di Ciccio Auletta (Diritti in Comune) su procedura e tempi. Aspetto quest’ultimo, ad oggi, davvero complicato da decifrare visto che il Pisa non ha ancora inviato tutta la documentazione necessaria. La società, ha spiegato la dirigente dell’urbanistica Daisy Ricci, "ha presentato pochi giorni prima di Natale il piano attuativo ma mancano ancora alcuni dettagli significativi: abbiamo uno strumento urbanistico preventivo, ma non un progetto edilizio, conforme ai contenuti della scheda norma ma per poter procedere occorrono altre integrazioni che ancora non sono pervenute, mentre altre richieste a inizio di gennaio sono state recapitate (l’ultima delle quali circa una settimana fa)".
Insomma, il percorso procedurale, ha assicurato Ricci, "ha rispettato le tempistiche consuete per interventi di questo tipo" e, ha precisato, "ci siamo mossi con tempestività proprio perché è una vicenda molto sentita dall’opinione pubblica, tanto che a fronte della ricezione del piano alla vigilia delle festività natalizie, abbiamo recapitato le prime richieste di integrazione al club a partire dal 10 gennaio e nelle settimane a seguire ma su alcune, come quelle relative a oneri di urbanizzazione e mobilità attendiamo ancora risposte". Del resto, ha concluso la dirigente dell’urbanistica, "gli elaborati definitivi ancora non ci sono e prima di fare valutazioni sulle opere di urbanizzazione e sugli accessi della viabilità in quell’area è meglio aspettare l’invio completo della documentazione necessaria: in questo momento è abbastanza difficile dare un tempo per l’adozione del piano stesso perché manca anche l’esito di uno studio sul rischio idraulico di quell’area relativo ai piani di gestione del rischio alluvioni che interessa una porzione dei terreni interessati dall’intervento e che risulta sovraordinato rispetto alle competenze del Comune".