Tramoni e Morutan, una poltrona per due. Staffetta per necessità, ma anche per strategia. Da quando il rumeno è tornato dal suo infortunio, così come il corso ha recuperato dal problema muscolare che lo ha tenuto fuori un mese, Inzaghi ha lanciato la staffetta tra i due calciatori, con la voglia anche di farli giocare insieme. L’idea della staffetta ha funzionato e sarà il leitmotiv di queste settimane. La presenza di Moreo in campo è irrinunciabile, così come Lind, ragion per cui Morutan e Tramoni si intercambieranno spesso tra primo e secondo tempo. Con una variante, già vista contro la Juve Stabia. Durante il match contro le Vespe infatti, complice la superiorità numerica da parte dei nerazzurri, per 39 minuti si sono visti insieme Lind, Moreo, Tramoni e Morutan. Moreo è stato più libero di variare, anche sulla fascia, così come maggiore libertà è stata data anche allo stesso rumeno, rendendo completamente imprevedibile l’attacco nerazzurro, per una sorta di 4-2-4. Il Pisa in quel momento doveva recuperare lo svantaggio e Inzaghi ha sfruttato così l’uomo in più inserendo un calciatore offensivo.
A cose normali però questa situazione sarà difficilmente ripetibile, specialmente contro il Sassuolo, contro il quale si va verso il solito tridente composto da Moreo, Tramoni e Lind. A lanciare il manifesto di quello che sarà il finale di stagione è lo stesso Inzaghi che, in ogni caso, non ha mai rinunciato a questa eventualità. "Il mio obiettivo per il futuro è farli giocare insieme", ha detto. Se in futuro si vedranno dal primo minuto, magari insieme con lo stesso Moreo, sarà per una variante tattica. Un’eventualità da non scartare, se il tecnico deciderà di utilizzare un modulo più fluido. Un’opportunità che si verrebbe a creare arretrando in fase difensiva Angori, trasformandosi in una difesa a quattro, di modo tale da limitare al minimo indispensabile i compiti difensivi a un Moreo o a uno stesso Morutan, uno dei quali schierato sulla destra, fermo restando che, tra i due, Moreo resta sempre il più generoso. Così il Pisa, dal 3-4-2-1 passerebbe idealmente al 4-2-3-1, lasciando immutata la cerniera di centrocampo composta dai soliti Marin e Piccinini e lasciando dietro la punta Lind un tridente di trequartisti composto da Morutan, Moreo e Tramoni.
Michele Bufalino