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Pisa e Livorno unite nell’operazione tramvia

Il progetto per un collegamento veloce tra le due città. Con sbocco verso Lucca. Parlano gli assessori alla Mobilità Dringoli e Cepparello

Ieri e... domani?

Pisa, 24 ottobre 2021 - "Potenziare e riutilizzare l’attuale sedime ferroviario per velocizzare la tratta Pisa-Livorno-Lucca e lavorare in sinergia con San Giuliano Terme, creando un parcheggio scambiatore in zona Cnr, permetterebbe il salto di qualità nella mobilità sostenibile dell’area costiera in pochi anni". Parola di Massimo Dringoli, assessore all’Urbanistica e mobilità di Pisa, per la svolta alla progettazione dell’immediato futuro anche senza i soldi del Pnrr. Cosa serve per cambiare marcia? "La pianificazione di un sistema di trasporto rapido di massa su ferro che connetta Livorno-Pisa-Lucca e le loro aree urbane con il porto di Livorno e l’aeroporto di Pisa. Stiamo già lavorando insieme a Livorno con un’interlocuzione avviata con Rfi. Si potrebbe sfruttare la ferrovia esistente che dalla stazione marittima passando per la stazione San Marco e lo scalo di Calambrone raggiunge Pisa all’altezza della fermata Pisamover sull’Aurelia. Inoltre, potremmo sfruttare e potenziare la stazione di San Rossore per connetterci alla linea che conduce a Lucca. Così è possibile collegare il centro di Livorno con il grande ospedale di Cisanello in mezz’ora. Una rivoluzione". Qui si inserisce anche la Tramvia progettata da Pisa che collega la stazionea a Cisanello. "Certo e con il Comune di San Giuliano Terme abbiamo ipotizzare di realizzare nella zona di Carraia, dove sorgeranno importanti poli universitari, un parcheggio scambiatore. La Tramvia aumenterebbe il suo appeal perché servirebbe circa 200mila persone, a servizio non solo di due comunità, ma anche di migliaia di pendolari che quotidianamente frequenteranno il grande ospedale di Cisanello, il Cnr e l’area di ricerca più grande d’Italia e i poli universitari che vi saranno costruiti". Senza i soldi del Recovery fund non si trasformerà tutto in un libro dei sogni? "La velocizzazione delle comunicazioni Livorno-Pisa-Lucca è obiettivo primario, in vista di un’unica area metropolitana costiera. Non si tratta di realizzare nuove ferrovie o tramvie, ma di adeguare tratte esistenti, anche se abbandonate da tempo. I empi sono ristretti ed è utile ricorrere a competenze esterne per studi di fattibilità. Questi dovrebbero riguardare in primis o i collegamenti tra Livorno, Pisa e Lucca, pur senza trascurare i miglioramenti possibili sulla Pisa-Firenze con aumento del numero di treni veloci, in attesa di poter prevedere un nuovo tracciato. L’importante è farsi trovare pronti almeno con studi di fattibilità qualora fossero erogati finanziamenti a questo scopo".

(Gabriele Masiero)

Qui Livorno

Il collegamento veloce Livorno-Pisa è una delle priorità del mandato amministrativo di Giovanna Cepparello, assessore alla mobilità del Comune di Livorno.

La giunta Salvetti cosa sta facendo per facilitare il collegamento tra queste due città? «In questo momento storico ci saranno risorse che non si vedevano da tanto tempo e molte saranno destinate alla mobilità che è uno degli assi fondamentali della transizione energetica. Ma per attingere a questi soldi dobbiamo avere idee e pianificazione in ordine. Noi abbiamo appena approvato il Pums il piano della mobilità sostenibile e stiamo per mettere mano al piano del traffico fermo al 2000». Quando si tocca il tema traffico, i cittadini vanno subito in fibrillazione... «A Livorno ci sono 144mila veicoli su 160mila abitanti. Non mi sembra una dimensione sostenibile. Dobbiamo governare il cambiamento. I giovani sono già pronti, non hanno più il mito dell’auto come per la nostra generazione. A loro interessa spostarsi, con i mezzi più moderni come monopattino, Blablacar, car sharing». A primavera avete invitato a Livorno i sindaci di Pisa, Lucca e Firenze proprio sulla mobilità di area vasta? «Un progetto sfidante. Livorno, Pisa e Lucca possono davvero essere complementari con vocazioni diverse».  Ma il collegamente veloce è fondamentale e sembra ancora così lontano. «Il Trammino aveva vocazione turistica, passava da Tirrenia, oggi servirebbe più un servizio per i pendolari del lavoro e dello studio. Se riuscissimo davvero a fare questo collegamento possiamo creare un’unica città. Oggi a Pisa ci si arriva in 15 minuti, andando alla stazione, quando c’è un treno. La quantità di persone che si spostano sono svariate migliaia. Una tramvia, un tram-treno tra le due città attirerebbe nuova domanda. Abbiamo chiesto 700mila euro di finanziamenti al Ministero per il progetto di fattibilità tramvia Livorno-Pisa con un braccio che attraversa la città. Livorno avrebbe la sua università e Pisa il suo porto».  Un sogno a occhi aperti? «Sono operazioni che non si possono fare in pochi mesi, ma io dico: da qualche parte bisogna iniziare. Non è un progetto impossibile!». (Michela Berti)