Troppi ospedali, si è pensato troppo a costruire, la politica è troppo invasiva. Interviene così il sindaco Michele Conti sull’ammanco di 400 milioni di euro nel comparto sanità regionale; un "buco" che saranno chiamati a tappare (in parte) tutti i cittadini che guadagnano dai 28mila euro lordi in su. E Diego Petrucci consigliere regionale di Fdi e componente della commissione regionale sanità aggiunge: "Abbiamo incontrato 13 sigle sindacali di medici e infermieri, proseguendo nel dialogo avviato da tempo, con loro vogliamo confrontarci per capire come spendere meglio, anziché spendere di più! Iniziativa che avrebbe dovuto intraprendere il governatore Giani almeno un anno fa, in modo da comprendere gli ambiti in cui agire per evitare il buco di bilancio e conseguentemente la Giani Tax". Gerardo Anastasio del sindacato dei medici Anaao, rincara la dose: "Bisogna avere il coraggio di mettere mano alla riorganizzazione della rete ospedaliera: non si tengono gli ospedali più piccoli aperti per motivi politici. Uno spreco di risorse per pochi posti letto, con medici che si sentono emarginati. Non dico di chiuderli, ma di convertirli a ospedali di prossimità e alla gestione della cronicità. E bisogna rivedere il sistema degli accessi impropri al pronto soccorso, usato dai cittadini per aggirare l’ostacolo di attese di prestazioni troppo lunghe".
Sull’alto numero di piccoli ospedali, Conti precisa: "Dodici sono troppi, sono diseconomici. Sono stati creati ospedali ovunque. Ciò che emerge è che non il paziente, il cittadino al centro bensì l’ospedale stesso. Se da un lato c’è una pletora di ospedali e ospedaletti, dall’altra si taglia l’assistenza territoriale. Per questo noi investiamo ed investiremo sempre più nella Case di salute territoriali". A Pisa è stata inaugurata a febbraio del 2023 in via Garibaldi dove operano 25 medici oltre che infermieri ed oss. "La priorità – dice Petrucci - è decidere la mission di ogni singolo ospedale. Ci saranno quelli che si occupano di alta intensità e quelli che faranno bassa intensità. Una specializzazione delle strutture determinerà un abbattimento dei costi. La Regione Toscana deve interrompere la consuetudine finanziaria che è stata contestata dalla Corte dei Conti. Cioè per ogni azienda sanitaria e ospedaliera le risorse devono essere stabilite per tempo così da mettere i direttori generali nelle condizioni di gestire le spese e non in corso d’anno sulla base dei fabbisogni. È anche per questo se la Toscana ha un abnorme buco di bilancio". Sui conti in rosso, i sindacati avevano già avvertito nel 2021. Ma la Regione ha preferito l’impopolarità dell’aumento dell’Irpef in busta paga ai tagli della sanità toscana.
Carlo Venturini