Percepivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Truffa da 300mila euro

La somma è emersa durante i controlli dell’ultimo biennio a Pisa: 45 denunce. Alcuni dei percettori lavoravano a nero, un altro aveva appena comprato la macchina nuova

L'indagine della Guardia di Finanza

L'indagine della Guardia di Finanza

Pisa, 15 gennaio 2024 – Percettori illeciti del reddito di cittadinanza, per un totale di oltre 300mila euro sottratti illegalmente allo Stato. E’ quanto hanno scoperto i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Pisa prendendo in esame numerose domande di accesso. In totale ci sono 45 denunciati.

In seguito a mirati approfondimenti, sono state rilevate nel biennio 2022/23 omissioni nella dichiarazione di situazioni anagrafiche e reddituali rilevanti ai fini della concessione della misura economica, nonché il mancato possesso del requisito della residenza in Italia ovvero il nascondere i redditi dei familiari conviventi. In altri casi, l’accertamento sul Reddito di Cittadinanza è stato avviato a seguito di risultanze anomale nell’ambito di controlli fiscali e amministrativi in genere, ad esempio a seguito dell’individuazione di lavoratori “in nero”, in bar, ristoranti o nell’edilizia, poi risultati anche percettori del beneficio.

E’ stato altresì riscontrato che ad aver percepito il reddito di cittadinanza sono stati extra comunitari giunti da poco tempo in Italia, quando il presupposto è la residenza da almeno 10 anni, senza la minima conoscenza della lingua italiana, elemento questo fondamentale per la percezione dell’aiuto economico. In particolare, un soggetto era stato destinatario di misura cautelare, motivo di esclusione, mentre un altro aveva acquistato nei giorni antecedenti alla presentazione della domanda del beneficio un’autovettura nuova, motivo di esclusione.

Tutti i soggetti individuati sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria. Oltre alla denuncia alla Procura della Repubblica di Pisa, i percettori sono stati segnalati all’Inps per la revoca del contributo e per il recupero delle somme già erogate.