Diciassette tavoli con tovaglie bianche alle spalle della statua di Galileo accolgono un centinaio di persone. È calato il sole quando i primi ospiti iniziano ad arrivare: sono i volti noti di Borgo, i commercianti del centro storico che si sono riuniti per la ‘loro’ cena in largo Ciro Menotti. Il "Borgo a Tavola" è un’iniziativa organizzata dai negozianti, aperta a tutti, per riunire la cittadinanza nel ‘salotto buono’ di Pisa e vivere anche di sera, a saracinesche abbassate, gli ambienti di ogni giorno. Ai tavoli ci sono clienti, residenti, amici e anche le Magistrature di San Francesco e Santa Maria. Un modo per divertirsi, conoscersi ma anche ribadire che "noi ci siamo". "Abbiamo realizzato questa cena - afferma Fabrizio Di Sabatino, uno degli organizzatori dell’iniziativa - che include tutte le anime del centro per creare una connessione tra coloro che vivono questo territorio. L’auspicio è poter affrontare le problematiche che affliggono il borgo tutti insieme, oltre a una promessa: dare una mano ancora maggiore alle magistrature dedicando loro fin dai primissimi giorni di giugno uno spazio nelle vetrine nei negozi. Per questo - dice - simbolicamente e fisicamente, scendiamo in piazza nella speranza che sia il primo passo di un percorso comune molto lungo e proficuo. Grazie a Confesercenti per l’aiuto e il supporto". La tavola ha offerto un menù di terra con opzione vegetariana. Si parte con un tris di antipasti: crostini di fegatini con cipolle di Tropea, tagliere di salumi e formaggi, pomodori gratinati al basilico e formaggio. Per primo, un maccheroncino al ragù bianco o una lasagna vegetariana al forno. Il secondo, arista al pepe rosa con patate e verdure. Cantucci e vinsanto per dessert. Una serata per ricordare che il centro vive.
Mario Ferrari