"Tutti civici con le tessere degli altri". Gli alleati bocciano il partito dei sindaci

L’iniziativa lanciata da Conti che raduna oggi a Pisa i colleghi delle principali città toscane governate dal centrodestra non piace alla coordinatrice regionale della Lega, Elena Meini e ai colleghi di Fi e FdI.

"Tutti civici con le tessere degli altri". Gli alleati bocciano il partito dei sindaci

"Tutti civici con le tessere degli altri". Gli alleati bocciano il partito dei sindaci

di Gabriele Masiero

PISA

"A quelli che sembrano voler apparire civici ad ogni costo ricordo che hanno in tasca le tessere dei partiti: vale per Conti con la Lega e Tomasi con Fratelli d’Italia". Non l’ha presa benissimo la coordinatrice provinciale del Carroccio, Elena Meini, l’iniziativa "Rete civica Toscana" lanciata dal sindaco pisano per costruire una piattaforma civica in vista delle prossime elezioni regionali radunando a Pisa sei sindaci di altrettanti capoluoghi guidati dal centrodestra: Arezzo (Alessandro Ghinelli), Lucca (Mario Pardini), Pistoia (Alessandro Tomasi), Siena (Nicoletta Fabio), Massa (Francesco Persiani) e Grosseto (Antonfrancesco Vivarellli Colonna). "Senza i partiti tradizionali questo progetto non ha alcuna possibilità di mettere le gambe - aggiunge Meini - ed è per questo che non mi ha fatto piacere apprenderlo dai giornali. Ecco perché credo che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia debbano restare politicamente e programmaticamente centrali nel centrodestra". La pensano sostanzialmente allo stesso modo anche gli altri due coordinatori provinciali di Fdi e Fi,

Serena Bulleri e Lorenzo Paladini. "L’idea di questo possibile allargamento - dice la prima - era nell’aria da tempo, tuttavia avrei preferito un passaggio preventivo con i partiti, anziché trovarmi di fronte al fatto compiuto attraverso la stampa. Il nostro non è un pregiudizio, ma non si possono ignorare il radicamento di un partito e la stessa formazione politica che offre. Quindi il valore aggiunto c’è se non si fanno fughe in avanti, anche perché credo che di fronte a consiglieri regionali come il nostro Diego Petrucci il confronto sia durissimo per tutti". E Paladini puntualizza: "Forza Italia è sempre stata leale con gli alleati ed è pronta ad ascoltare le proposte di tutti, ma pretende la stessa dignità di trattamento, perché siam una forza politica determinante dentro la coalizione". Tutt’altra musica arriva dal fronte delle liste civiche, che sostengono pienamente il percorso avviato da Conti. "A noi - dice Caterina Costa, capogruppo in Comune di Pisa al centro - che il sindaco sia un tesserato Lega non interessa. La nostra una formazione trasversale con al suo interno tante sensibilità diverse, ma siamo nati attorno alla sua figura riconoscendo il buon lavoro fatto nei primi cinque anni di mandato e per sostenere il programma, che abbiano contribuito a scrivere, nel secondo. E tanti cittadini hanno condiviso il nostro progetto premiandoci nelle urne e permettendo l’elezione di sei consiglieri comunali e di poter contare su due assessori in giunta. Segnalo inoltre che sommando i nostri voti con quelli di sviluppo e Territorio diventiamo di gran lunga la principale forza politica del centrodestra pisano". "La nostra -conclude Giorgio Benedetti, capogruppo della civica fondata dall’assessore Paolo Pesciatini - è una lista che guarda al governo cittadino e a offrire soluzioni concrete per Pisa. Non abbiamo pregiudizi ideologici e sosteniamo quelle soluzioni che, avanzate da chiunque, possano fare l’interesse dei cittadini. Credo che questo pragmatismo possa essere molto utile al centrodestra anche per provare a governare la Regione".