In piazza insieme con banchetti informativi, ma senza insegne dei partiti, per invitare i cittadini ad andare a votare. È l’appello del candidato sindaco del centrosinistra, Paolo Martinelli, rivolto al sindaco Michele Conti e agli altri candidati ufficiali formulato attraverso la sua pagina Facebook per contrastare il fenomeno dilagante dell’astensionismo. Martinelli lo ha fatto taggando lo stesso Conti, Ciccio Auletta, candidato di Diritti in comune, ed Eleonora Carli, candidata sindaco di Exit Sovranità per l’Italia. "Più che il risultato, che apre comunque un dibattito importante sul futuro di questo centrosinistra - scrive l’ex presidente provinciale delle Acli - mi ha profondamente colpito l’incredibile dato degli astenuti, pari a quasi il 60% degli elettori. E’ un numero enorme ed estremamente preoccupante, che certifica il problematico stato di salute di una democrazia che va protetta e tutelata con tutti gli strumenti a nostra disposizione. A pochi mesi dal voto che ci coinvolge direttamente, prometto quindi di impegnarmi con tutte le mie forze affinché una situazione di questo tipo non si verifichi anche nella nostra città, che possa invece rappresentare un modello di coinvolgimento e partecipazione democratica".
Da qui l’appello a dedicare una settimana intera a una battaglia comune di tutti i candidati, quella contro la fuga dalle urne degli elettori. "Propongo - prosegue Martinelli - a tutti i candidati sindaco di Pisa di dare un segnale importante: facciamo un patto, dedichiamo una settimana di campagna elettorale a convincere le persone a votare, indipendentemente dal loro sostegno politico. Organizziamo insieme banchetti condivisi con cui informare i cittadini, realizziamo volantini senza simboli che chiariscano date e modalità di voto, incoraggiamoli a continuare a credere nei valori della politica e della democrazia. Ci dividono certamente molte cose, ma abbiamo tutti a cuore il destino della nostra città. Votiamo e convinciamo tutti i pisani a farlo: per il futuro di Pisa, per quello dei nostri figli, per quello della nostra democrazia".