
La vittima, Vanessa Simonini
"Tredici anni di carcere. Considero questo tempo troppo breve e assolutamente insufficiente perché chiunque sui sia macchiato di un reato come l’omicidio. Uccidendo una giovane donna, della quale si proclamava amico, senza alcuna pietà". E’ quanto ha tuonato dalle nostre colonne Maria Grazia Forli, la mamma di Vanessa Simonini. La storia ormai è tristemente nota. Parliamo del nuovo arresto di Simone Baroncini, l’assassino della ventenne di Gallicano, da lui barbaramente uccisa nella notte tra l’8 e il 9 dicembre del 2009.
Ora sul caso interviene anche la Casa della Donna di Pisa che ricostruisce la vicenda. "Siamo esterefatte – si affidano ad un post rilanciato sui social – e arrabbiate per l’arresto di Simone Baroncini che, dopo essere stato arrestato per aver ucciso nel 2009 a Gallicano Vanessa Simonini, è stato nuovamente arrestato a Pisa per violenza. Inizialmente la condanna per il femminicidio di Vanessa Simonini era stata a 30 anni, ridotta a 16 anni, che con le concessioni previste sono diventati 13, di cui tre anni addirittura in condizioni di semilibertà".
La Casa della Donna di Pisa argomenta: "Uscito quindi dopo pochi anni Baroncini è stato pochi giorni fa arrestato per aver colpito in strada a Pisa tre donne alle natiche con una siringa". "Proviamo – è il punto vocale della riflessione – una grande rabbia perchè possiamo solo immaginare il dolore della famiglia e della mamma di Vanessa, Maria Grazia Forli, che sull’uccisione della figlia ha scritto un bellissimo libro che abbiamo presentato nella nostra Casa qualche anno fa".
"Proviamo una grande rabbia – concludono – perchè troviamo inaccettabile che dopo pochi anni un uomo condannato per un terribile femminicidio possa tornare in libertà e compiere nuove violenze. Dove sta la giustizia?".