ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Un anno di Borgo dei borghi: "Peccioli adesso ha acquisito la consapevolezza del potenziale"

A dodici mesi dalla vittoria nella trasmissione televisiva, il sindaco Macelloni traccia un bilancio "Abbiamo capito che siamo più di quanto pensiamo. Giusta scommessa nell’arte e nel turismo".

Turisti mentre scattano un selfie sulla terrazza del Palazzo Senza Tempo

Turisti mentre scattano un selfie sulla terrazza del Palazzo Senza Tempo

Un anno vissuto intensamente. Un anno in cui ecco Peccioli, il borgo che punta gli zoccoli e sfonda: perché il Borgo dei Borghi non è solo un suggello simbolico, ma rappresenta la consapevolezza di un’amministrazione comunale e di tutta la comunità nell’essere protagonisti di un passo non solo nel qui e ora, ma in un respiro collettivo che si rivolge costantemente al domani.

Sindaco Renzo Macelloni, cosa è accaduto dal 31 marzo 2024, quando Peccioli fu incoronato Borgo dei Borghi?

"Quella sera di Pasqua, appunto… una bella sorpresa che arrivò nel momento in cui si era sviluppata già una maturità. Faccio un esempio: nel 2018 Artribune decretò Ghizzano tra i luoghi più cliccati al livello nazionale. E negli ultimi anni si è sviluppata una grande attenzione su Peccioli. Quindi il Borgo dei Borghi è l’impronta consapevole di un percorso avviato. Pensiamo al lavoro dell’amministrazione comunale incentrato su una visione progettuale. Ciò che è stato acquisito è la percezione di come siamo. Gli stessi cittadini hanno sviluppato la consapevolezza che Peccioli è più di quanto loro, in verità, pensassero".

Quindi si svela una comunità che ha saputo ruggire, in senso positivo. Sideralmente lontana da posizioni barricadere. Come si può spiegare questo rapporto di osmosi tra amministrazione e comunità che si fanno voce unica del concetto di ’ciò che siamo’ e ’come siamo’?

"Torniamo ancora a Ghizzano, come lampo di esempio. Era il 2018 quando furono proposti alla cittadinanza, attraverso una serie di assemblee, gli interventi artistici che tutti conosciamo. I cittadini potevano accettare o no. E il rischio di questo progetto era tutto sulle spalle dell’amministrazione comunale. I cittadini accettarono. E sappiamo tutti cosa rappresenta oggi Ghizzano, per l’arte e il turismo. Scommettere, e crederci insieme. E’ questo il senso".

E da quando, secondo, lei, è fiorito un diverso sentire nei confronti dei turisti?

"Lo scorso anno. Tutti hanno preso una più forte consapevolezza, guardando il turista in maniera diversa".

Ma lo scorso anno ha voluto dire anche New York City.

"Il caso NY è speculare al Borgo dei Borghi. Abbiamo portato nella Grande Mela 400 cittadini. Una comunità che si è fatta coinvolgere e che, a sua volta, è stata forte nel coinvolgere. Il contest Borgo dei Borghi è stato una scommessa. Ma questa scommessa vinta è il frutto di un lavoro intrapreso anche con il contributo della nostra comunità. Il Borgo dei Borghi non è un picco accidentale o un colpo di fortuna, ma è l’evidenza di un percorso. Che, forse, fino a un anno fa, era più evidente all’esterno che all’interno".

Da qui, ecco altri premi: il Borgo più amato d’Italia per Italia destinazione digitale, il Premio Etico, i motori di ricerca sul web in cui sgorgano numeri stellari per Peccioli e le due declinazioni. Sindaco, cosa c’è di più?

"Lavorare per stabilizzare questi flussi. Cosa significa per noi: investire su progettualità strategiche come il completamento delle passerelle e la Villa Susinno a Legoli. E con un’idea che riguarda la Valdera per le nuove tecnologie, la cultura ambientale e un Macca diffuso. Pensiamo al Macca che si estende su una superficie di 300 kmq in tutta la Valdera. Un unicum internazionale".

Una Valdera che, però, non ha captato l’onda di opportunità di Linking Valdera.

"E’ possibile, secondo me, fare un progetto di area per creare infrastrutture per i cittadini e per imporsi a livello internazionale. E’ stata persa un’occasione per chi aveva preso un impegno su Linking Valdera e poi si è sconfessato, non sostenendolo".

E ora?

"Guardare a forme più adatte affinché si prendano impegni. Impegni su cui non si possa tornare indietro. E’ un pensiero, lo dico, che condivide anche il sindaco di Pontedera Matteo Franconi".