ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Un canale con mille utenti: "Come difendersi"

"Tutti siamo a conoscenza della terribile situazione avvenuta, sia nei mesi precedenti che adesso a due ragazze. Sfruttiamo questa chat...

"Tutti siamo a conoscenza della terribile situazione avvenuta, sia nei mesi precedenti che adesso a due ragazze. Sfruttiamo questa chat per comunicare tra noi e tutelarci!". Con queste parole si apre il canale su WhatsApp creato per aggiornamenti e segnalazioni sui casi di "needle spiking" avvenuti a Pisa tra sabato e domenica, che hanno visto due giovani come vittime. Il fenomeno ha suscitato panico, soprattutto nella comunità studentesca, particolarmente colpita: in tutti e tre i casi, infatti, le vittime sono state giovani donne. Per questo è nato il gruppo "Needle Spiking, Pisa, Info", legato a iniziative studentesche, che ha già superato i mille partecipanti. La chat, però, non si limita agli aggiornamenti e alla condivisione di segnalazioni: si diffondono anche notizie, alcune non confermate o non del tutto infondate. Tra i messaggi: "La persona che mesi fa commetteva questi atti è stata catturata. Era un uomo basso e panzuto", affermazione smentita dalla polizia. Nonostante inizialmente sembrava che ci fosse un sospettato per il caso del 2024, è stato poi chiarito che nessun responsabile è stato identificato finora.

La chat degli studenti fornisce anche consigli su come proteggersi. Tra le indicazioni più frequenti: "Evitare di stare soli in zona stazione senza guardarsi alle spalle", "non indossare cappucci o cuffie che limitino la percezione dei dintorni" e "ricordarsi che il responsabile potrebbe lurkare (nascondersi e osservare chat e giornali ndr) in attesa di tempi più propizi". Ci sono anche suggerimenti pratici sull’abbigliamento: "Indossare pantaloni spessi, dato che le vittime sono state colpite alle natiche" e raccomandazioni sull’autodifesa, come "portare con sé uno spray al peperoncino".

EMDP