REDAZIONE PISA

Un comitato per salvare Marina "Subito progetti contro l’erosione"

Il gruppo sta raccogliendo adesioni: "Basta discutere solo di pedonalizzazione, prima è necessario un intervento definitivo per la sicurezza". In cantiere anche una manifestazione nel mese di febbraio

Centinaia di adesionI in poche ore. Marinesi, pisani, persino livornesi. "No pedonalizzazionesì a progetti contro l’erosione", questo il nome del comitato che si è appeno costituito. A fare da benzina: la mareggiata della scorsa settimana, che ha riproposto un tema chiave come quello delll’erosione (tra dighe sprofondate e spiagge di ghiaia che non proteggono l’abitato) e il dibattito sulla pedonalizzazione che – secondo gli iscritti alla neonata pagina facebook – non rappresenta una priorità. Almeno in questo momento con le cantine ancora allagate (sulla litoranea ma anche nelle strade interne) e i sassini pronti ad invadere di nuovo la passeggiata.

Il gruppo si dichiara apolitico e apartitico e sta preparando anche una manifestazione, da convocare per gli stessi giorni in cui avrebbe dovuto svolgersi il carnevale di Marina, annullato per le le misure anti-Covid. Gli animi sono accesi. Obiettivo: catalizzare l’attenzione sul problema più urgente da risolvere, ovvero la sopravvivenza di Marina. "Visti tutti gli avvenimenti e le discussioni inutili, di persone che non hanno come priorità evidentemente, la salvezza del nostro paese, si rende necessario – dove la politica non arriva – una presa di posizione dei cittadini, di coloro che risiedono sul lungomare e di tutti gli altri che subiscono indirettamente una situazione che oggi ha raggiunto il punto di non ritorno" queste le parole di Simona Rindi, tra le promotrici del comitato. Al suo fianco Sara Cicalini, nata e cresciuta a Marina: "I cittadini sono tutti d’accordo: prima si risolve il problema più urgente poi si può parlare di tutto il resto, pedonalizzazione compresa. Realizzare e spendere soldi per abbellimenti, piazze, arredi ... senza risolvere il nodo erosione e protezione è totalmente inutile. Siamo contenti che le istituzioni stiano destinando risorse e investimenti a Marina e al litorale ma il rischio è di andare a ristrutturare una casa vecchia che non ha le fondamenta sane. Serve un intervento definitivo di sicurezza per Marina e la costa. Di idee ne stanno venendo fuori tantissime, e c’è voglia di impegnarsi. Chiediamo di essere ascoltati".

C’è anche Yuri Bianchi, marinese, titolare del bagno Calypso, tra i promotori del comitato: "C’è chi parla di riqualificare Marina limitandosi a chiudere una strada. Ma tutto il resto? L’accessibilità? I marciapiedi? Le difese? Le dighe? La pedonalizzazione può interessare alcuni soggetti e alcune categorie, ma può davvero dare nuova linfa a Marina? Ci sono ben altri provvedimenti da prendere prima di far scattare una chiusura. Partiamo da quelli".

Francesca Bianchi