REDAZIONE PISA

Un convegno in memoria di Francesco Bonaini

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di ricostruire la figura dello studioso ed indagare i suoi lavori

Un convegno in memoria di Francesco Bonaini

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di ricostruire la figura dello studioso ed indagare i suoi lavori

L ’Opera della Primaziale Pisana celebra Francesco Bonaini (1806-1874) a 150 anni dalla morte con un convegno internazionale dal titolo Francesco Bonaini e gli archivi italiani (1874-2024). Archivista, bibliotecario, storico, docente universitario, editore di fonti: Bonaini è considerato come uno dei fondatori del moderno sistema archivistico nazionale, imprimendo una traccia indelebile nella storia della disciplina e divenendo un punto di riferimento nel panorama in Italia e all’estero. Studioso di altissimo profilo e intimamente legato alla città di Pisa – a lui, ad esempio, si deve l’edizione degli Statuti inediti della città di Pisa dal XII al XIV secolo insieme a cronache fondamentali come il Vetus chronicon pisanum del Maragone – tanto che, nel dicembre 1874, il Comune di Pisa e l’Opera della Primaziale decisero di accoglierne le spoglie in quel grande pantheon cittadino che è il Camposanto monumentale di Piazza dei Miracoli.

Il convegno, organizzato dal comitato scientifico composto da Andrea Giorgi (Università di Trento), Leonardo Mineo (Università di Torino), Cristina Moro (Università di Pisa), Stefano Moscadelli (Università di Siena) e Manuel Rossi (Opera della Primaziale Pisana), vede la collaborazione ed il patrocinio di numerosi enti tra cui il Comune di Pisa, la Direzione Generale Archivi e l’Archivio di Stato di Pisa, di cui lo stesso Bonaini fu fondatore.

I lavori hanno avuto inizio ieri alle 14.30 all’Auditorium dell’Opera della Primaziale (Piazza Arcivescovado) con i saluti del Presidente Andrea Maestrelli (nella foto), dell’assessore Filippo Bedini e del Direttore Generale Archivi Antonio Tarasco. Nelle tre giornate verrà ricostruita la figura dello studioso anche tenendo conto dei suoi rapporti nazionali ed internazionali, per poi indagare gli esiti dei suoi lavori nel lungo periodo. Le giornate sono articolate in quattro sezioni in cui a interventi quadro si alterneranno singoli casi studio.