REDAZIONE PISA

"Un dovere ricordare il 25 Aprile" La Liberazione mette tutti d’accordo

Alla cerimonia in Logge di Banchi il sindaco Michele Conti e il candidato del centrosinistra Paolo Martinelli . Auletta lancia il monito sui valori sotto attacco e Potere al popolo celebra in piazza Franco Serantini.

"Un dovere ricordare il 25 Aprile" La Liberazione mette tutti d’accordo

"Celebrare il 25 aprile è un dovere che spetta a chi rappresenta le istituzioni ma significa anche ricordare a noi stessi, alle giovani generazioni, quello che è stato perché non riaccada mai più. Significa ricordare gli orrori della guerra sofferta dal popolo italiano, la fine del nazifascismo e festeggiare la ritrovata libertà. E riconoscere quella data del calendario civile come simbolo di una ritrovata unità da cui, in seguito, sarebbe nata la Repubblica Italiana". Così in Logge di Banchi, il sindaco Michele Conti, ha celebrato il 25 aprile nella cerimonia istituzionale alla presenza delle autorità civili e militari cittadine. "Il 25 aprile - ha aggiunto - fa parte della nostra storia collettiva e deve essere la festa di tutti gli italiani che combatterono, superarono i lutti della guerra, scelsero di stare dalla parte della democrazia e delle libertà". Alla cerimonia c’era anche il candidato sindaco del centrosinistra, Paolo Martinelli, che prima però ha fatto visita, insieme alla moglie e ai tre figli, a Lauretta Federici, sopravvissuta alla strage nazifascista di Vinca, pubblicando una foto dell’incontro sulla sua pagina Facebook: "Ho voluto iniziare questa giornata - ha scritto Martinelli - andando a trovare Lauretta Federici, che ad appena 7 anni è sopravvissuta alla terribile strage di Vinca. Insieme al marito Celso, anche lui testimone della furia nazifascista, hanno portato avanti un lavoro preziosissimo di memoria sugli orrori della guerra e i crimini nazifascisti, rivolto soprattutto ai giovani, perché solo loro possono proteggere il futuro, imparare a riconoscere i segnali allarmanti, reagire per difendere i valori della Resistenza, della democrazia, della libertà. Proprio per questo ho portato con me i miei bambini". Secondo Ciccio Auletta, candidato sindaco della sinistra radicale, "Sono passati 78 anni dalla Liberazione, eppure possiamo ancora trovare nelle lotte e negli ideali della Resistenza degli attuali terreni di impegno: pace, diritti, giustizia sociale, erano allora le tracce dell’agire politico e così anche per noi oggi, ma questi valori sono sotto attacco e da almeno 30 anni si è avviato un processo di progressivo allontanamento e svilimento dell’antifascismo come valore fondante della Repubblica". Potere al popolo, componente della lista di Unione popolare che sostiene Auletta, ha celebrato il 25 aprile in piazza Franco Serantini affermando che "le continue esternazioni di ministri, sottosegretari ed esponenti del governo Meloni, così come del Presidente del Senato, ci ricordano l’essenza fascista di quel personale politico: Siamo di fronte ai fascisti di sempre, oggi incarnati da una banda di incompetenti che, mentre tenta malamente di adeguarsi all’attuale fase storica, pianifica la definitiva distruzione di quel che resta della Costituzione nata dalla Resistenza partigiana per instaurare una democratura presidenzialista più funzionale a governare questi tempi di devastazioni economiche, sociali, ambientali e militari". A Cascina, il sindaco Michelangelo Betti nel corso delle celebrazioni istituzionali ha osservato che "avere responsabilità di governo o, in altri termini, detenere il potere non dà possibilità di riscrivere la storia: la politica può svolgere molte funzioni per la società, in termini immediati e di prospettiva, ma non può assumersi il ruolo di rilettura della storia: serve consapevolezza e serve mantenerla, perché se in Italia il dibattito sul 25 aprile è acceso, i binari dei campi di sterminio diventano spazio per selfie sorridenti, tradendo così la memoria di chi in quei campi è morto e tradendo chi ha lottato per mantenere in piedi quelle strutture e non cancellare quella pagina nera della storia".