REDAZIONE PISA

Un fiore per dire basta! . La guerra vista con i nostri occhi

È sempre una perdita e mai conquista del potere: la nostra manifestazione per la pace. CLASSE VC PRIMARIA DI METATO, I. C. L. GERESCHI, PONTASSERCHIO. .

Sopra i piccoli tutti insieme per la pace, sotto un disegno che rappresenta la guerra

Sopra i piccoli tutti insieme per la pace, sotto un disegno che rappresenta la guerra

Come convincere a dare valore alla vita altrui? Il 23 dicembre 2024, a pochi giorni dal Natale, in classe insieme alla maestra, abbiamo riflettuto, su un tema molto importante, la guerra nel mondo, grazie all’ascolto e al video relativo alla canzone di Michael Jackson "We Are the World". Questo brano ci ha fatto riflettere sul numero di persone che sono morte a causa del conflitto. Nel video si vedono tanti bimbi armati ma soprattutto gruppi di soldati morti. Quello che ci ha colpiti di più è stata l’immagine di una bambina che porta una margherita ad un soldato armato. La margherita simboleggia la vita da difendere di fronte alla violenza e alla morte.

Dopo aver fatto le nostre osservazioni, abbiamo condiviso questo nostro pensiero: la guerra significa perdita, non certo potere: perdita di vite, distruzione di ciò che era ed è stato costruito nel tempo. Dopo aver espresso e condiviso i nostri pensieri, siamo arrivati ad una conclusione: la nostra classe insieme a tutti i bambini del mondo si dovrebbe unire per manifestare la nostra idea di pace. Possiamo costruire qualcosa di buono solo attraverso la condivisione, la tolleranza, il rispetto e l’amore. Senza queste basi l’uomo si troverà solo e capirà quando ormai sarà troppo tardi, che, come dicono molte delle nostre bisnonne "si stava meglio quando si stava molto peggio". La Vita è il dono più grande che ci è stato dato, prendiamocene cura.

Noi bambini e bambine sentiamo parlare di ciò che accade nel mondo e siamo esposti a diverse immagini di guerra. Dalla vicina guerra in Ucraina, alla violenza nei territori Palestinesi occupati che viviamo da mesi, a quelle “dimenticate” come la guerra in Siria e quella in Yemen. Cambiano i Paesi ma il finale della storia è sempre lo stesso: distruzione e morte. Per tutto ciò riportato, vogliamo gridare al mondo il nostro dissenso e vivere in pace per il bene di tutti. Non parliamo di razze ma di uomini, donne e bambini nati per vivere insieme.