REDAZIONE PISA

Un giardino per Tolaini: "Il suo nome scolpito nella nostra memoria. Stimolo per i giovani"

Intitolata l’area verde adiacente agli Arsenali Medicei sul lungarno. La figlia Francesca: "Il modo migliore per ricordarlo ai pisani". Il sindaco Conti: "Dalla curiosità per una targa può nascere conoscenza".

Un giardino per Tolaini: "Il suo nome scolpito nella nostra memoria. Stimolo per i giovani"

Intitolata l’area verde adiacente agli Arsenali Medicei sul lungarno. La figlia Francesca: "Il modo migliore per ricordarlo ai pisani". Il sindaco Conti: "Dalla curiosità per una targa può nascere conoscenza".

di Gabriele Masiero

L’area verde adiacente agli Arsenali Medicei, in Lungarno Simonelli, è stata intitolata ieri dal sindaco Michele Conti e dall’assessore alla toponomastica, Gabriella Porcaro, a Emilio Tolaini, il grande storico dell’arte morto nel 2012. Alla cerimonia ha partecipato sua figlia Francesca che non ha nascosto la commozione "per l’intitolazione di un luogo della sua amata Pisa che anche lui avrebbe ritenuto fosse il gesto migliore per ricordarlo ai pisani". Appassionato della sua città, cultore della sua storia, Tolaini è stato ricordato anche da Sandra Lischi, docente dell’Università di Pisa.

La cerimonia di ieri affonda le radici in un ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio comunale e che vedeva come primo firmatario capogruppo del Pd, Matteo Trapani. Tuttavia la toponomastica, ha detto Conti, "non è solo una questione formale, ma anche un modo per scolpire nella memoria collettiva i nomi di coloro che hanno dato un contributo essenziale alla nostra comunità e ora quest’area deve poter diventare stimolo per i giovani, per i turisti, per chiunque vi passi accanto, a domandarsi chi sia stato Emilio Tolaini e perché lo abbiamo voluto onorare in questo modo: la curiosità che nasce da un nome su una targa può trasformarsi in scoperta, conoscenza, consapevolezza della ricchezza e complessità della nostra storia. Autore di Forma Pisarum, il libro ritenuto pietra miliare della storia pisana dall’antichità al ventesimo secolo, e di molti altri testi, Tolaini è una figura centrale della storia dell’arte pisana, uno studioso e un testimone, come lo ricorda il nostro Renzo Castelli in questa pagina, della Pisa antica e di quella di ieri.

"Già docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Firenze - si legge nella motivazione che ha portato alla delibera di intitolazione - Tolaini ha rappresentato uno dei più importanti studiosi della storia artistica, civile e urbanistica della città di Pisa, autore del celebre testo Forma Pisarum, indispensabile per capire la storia del territorio e dell’evoluzione urbanistica cittadina. Fu tra i promotori e organizzatori nel 1946 della Mostra della Scultura Pisana del Trecento (diventandone dall’anno dopo segretario), monumentale esposizione di rilievo internazionale, grazie alla quale fu possibile nel 1949 arrivare alla costituzione del Museo di San Matteo".

Con Franco Russoli e Massimo Nannicini, ai quali era legato da profonda amicizia da un comune impegno civile e politico all’insegna dell’antifascismo, Tolaini, lo ricorda anche l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio comunale, è stato tra le principale figure dell’immediato dopoguerra che "hanno contribuito allo sviluppo culturale e sociale" della comunità pisana interpretandone la "dimensioen nazionale ed europea".