Aoup piange il dottor Alessandro Campatelli, pioniere dell’ecografia pisana, scomparso dopo una lunga malattia. Pisano, classe 1952, Campatelli ha conseguito la laurea con lode in Medicina e Chirurgia all’Università di Pisa nel 1979 e si è specializzato in Chirurgia Generale, Urologia ed Ecografia. Dal 1982, seguendo le indicazioni del suo maestro, il professor Franco Mosca, ha inaugurato il filone dell’utilizzo dell’ecografia all’interno di un reparto chirurgico, sviluppandolo sia in senso diagnostico, che interventistico. il suo interesse principale è stato, pertanto, rivolto alla Chirurgia Generale, ma anche all’Urologia e, successivamente al grande sviluppo della Trapiantologia pisana, anche a questo settore. Fino al 2022, anno del suo pensionamento, ha diretto la SOD di Ecografia. Dal 1986 ha organizzato e diretto numerosi corsi di ecografia anche sotto l’egida della Società Italiana di Ultrasonologia in Medicina e Biologia. Il Dipartimento di chirurgia addominale e urologia ha scritto una nota per ricordarlo.
"Alessandro è stato un pilastro dell’ecografia pisana ed un punto di riferimento per tutti coloro, e sono numerosi, che hanno potuto conoscerlo dal punto di vista umano e professionale. Anteponiamo la parola "umano" perché è quello che ci ha colpito ed è stata la cifra principale della sua carriera: la dedizione con la quale ha esercitato la professione di medico. È stato un esempio per tutti noi in un panorama dove c’è spesso la corsa al pensionamento anticipato per motivi di salute e lui le carte in regola le aveva da almeno 10 anni. Ma nonostante tutto ha continuato, fino e oltre l’ultimo giorno disponibile, a lavorare nella sua SOD di Ecografia, offrendo un servizio di qualità senza tenere conto di turni e orari. Era la sua caratteristica - continua la nota - e si associava ad una disponibilità all’insegnamento pratico dell’utilizzo degli ultrasuoni, grazie alla quale ha formato centinaia di professionisti nel campo dell’ecografia clinica. Un eccellente collega col quale potevi coordinarti, discutere, anche battagliare aspramente ma sempre in un clima di stima reciproca".
"Uno dei pionieri – continuano i colleghi – dell’utilizzo degli ultrasuoni in ambito clinico con risultati eccezionali negli anni ’80 e ’90, con procedure che venivano eseguite solo a Pisa. Alessandro ha saputo gestire questo impatto e l’ha trasformato in un enorme quantità di interventi utili, indispensabili e talvolta salvavita. Siamo commossi per la sua morte che ci priva di un collega e amico che ha percorso un periodo lunghissimo di malattia, affrontato con coraggio e dimostrando una resistenza e un amore per la vita sconfinati come quello per sua moglie ed i suoi figli".
Mar.Fer.