"Un presidio fisso. Ma i servizi territoriali sgravino l’ospedale"

Sindacati e medici concordano: urgente presidio polizia al Pronto Soccorso di Pisa per contrastare aggressioni e garantire sicurezza 24/7.

Sindacati e ordine dei medici concordano sulla necessità di avere un posto fisso di polizia all’interno del Pronro soccorso. Nicola Lunetti del Nursing up, spiega: "Come sempre denunciato da noi, la situazione del Pronto soccorso di Pisa deve essere sgravata da queste persone che devono essere gestite a livello territoriale. Non può il 118 trasportare chiunque al Ps perché l’Amministrazione comunale non vuol vedere nessuno ubriaco per le strade. Il prefetto di Livorno ha chiamato i sindacati a un tavolo dedicato, chiediamo anche noi di essere interpellati. Ben vengano le forze dell’ordine nei pronto soccorso. In quersto caso non avrebbero potuto prevenire, ma servono in altri. I servizi territoriali però dovrebbero gestire le persone che hanno problemi come quelli dell’uomo che martedì sera ha aggredito il parente della paziente".

"Il problema è sempre lo stesso - denuncia Daniele Carbocci, segretario del sindacato Nursind di Pisa – Senza un presidio fisso di polizia, chiunque può, in generale, urlare, minacciare e aggredire". Qualche mese fa, si era tenuto un incontro con la Regione Toscana, "durante il quale sembrava si stesse accelerando per garantire la presenza di un presidio fisso Dopo quell’incontro – conclude-, pensavamo che si sarebbe proceduto rapidamente, ma a oggi non abbiamo ancora ricevuto notizie certe in merito". "Non sono d’accordo sul fatto che il problema sia d’organico. Gli infermieri non possono comunque fare il lavoro di polizia".

"C’è ancora tanta strada da fare – aveva commentato il dottore Giuseppe Celona, segretario regionale Cisl medici – Due i punti fondamentali. C’è la necessità di avere un posto fisso di polizia guarnito e attivo 24 ore su 24 con operatori che possano agire immediatamente". "Inoltre – aveva aggiunto – Dobbiamo investire per risolvere la carenza del personale e il sovraffollamento di alcuni reparti".