ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Un rifugio dove poter denunciare. Presentata “Una stanza tutta per sé“: "Porterà sollievo e sicurezza"

Inaugurato a Peccioli, all’interno della caserma dei carabinieri, un luogo ideale dove accogliere le donne. Il procuratore Porpora: ""Ci auguriamo che questa stanza venga utilizzata il meno possibile" .

Un guscio in una stazione dei carabinieri che prende la forgia di quattro pareti domestiche, dove ogni donna possa sentirsi a proprio agio nel delicato, quanto incisivo momento in cui bussa alla porta dei carabinieri per denunciare quinte in cui è vittima di violenza, atti persecutori, stalking. Dal sodalizio tra l’associazione Soroptimist International Italia, Club del Val d’Arno Inferiore, e il comando dei carabinieri di Pisa, sboccia nel quartier generale dell’Arma di Peccioli "Una stanza tutta per sé", progetto che ha l’obiettivo di far germogliare, nei luoghi a cui ci si rivolge per sporgere denuncia, ambienti non asettici ma protettivi in grado di generare approcci meno traumatici con gli investigatori e trasmettere una sensazione di accoglienza e attenzione per le sofferenze subite dalla donna perseguitata, tormentata, abusata, picchiata. Una stanza ospitale dove a predominare sono luci calde e colori neutri, mensole e poltrone che ricordano il salotto di casa, dove ogni donna può recarsi in qualsiasi ora del giorno e della notte entrando da un accesso secondario. Un luogo che garantisce uno spazio gioco per i figli delle donne che denunciano abusi e anche l’intimità da altri occhi e dalla sala d’attesa della caserma: qui, opererà personale specializzato dei carabinieri con un kit informatico per le verbalizzazioni audio-video, in linea con i protocolli d’intesa siglati da Soroptimist International Italia con il dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’interno. All’inaugurazione hanno partecipato i vertici dell’Arma di Pisa con il comandante provinciale Mauro Izzo, le rappresentanti di Soroptimist con la presidente Alessandra Neri, il prefetto Maria Luisa D’Alessandro, il procuratore Giovanni Porpora, Beatrice Dani, presidente del tribunale di Pisa, il sindaco Renzo Macelloni e alcuni sindaci del territorio, altri rappresentanti istituzionali e delle forze di polizia. L’iniziativa trova realizzazione nella stazione dei carabinieri di Peccioli poiché il Comune dell’Alta Valdera è in posizione baricentrica e in ragione dei requisiti infrastrutturali necessari per garantire un’accoglienza sicura, completa e riservata alle vittime.

"Ci auguriamo che questa stanza venga utilizzata il meno possibile - ha detto il procuratore Porpora - ma quando accadrà, la sala d’ascolto protetta porterà sollievo e sicurezza a chi ne ha bisogno". La presidente Neri ha ringraziato i partner del progetto e, durante il week end, sarà proiettato nei multisala pisani il cortometraggio "Scriminante d’Amore", realizzato dai carabinieri del comando provinciale di Pisa, che affronta il tema dell’azione di contrasto alla violenza contro le donne.

"Un luogo – commenta il sindaco Renzo Macelloni –in cui le donne possono trovare la forza di denunciare e in cui possono trovare la fiducia per difendersi da atti inqualificabili. Siamo contenti che il progetto sbocci nella nostra caserma dei carabinieri, una stazione baricentrica della provincia".