Parte la campagna di tesseramento di Una città in comune, iniziata con un flashmob "in uno dei luoghi simbolo dell’abbandono degli spazi pubblici che è l’Sms sul viale delle Piaagge": ha detto Rino Razzi. "Abbiamo iniziato la campagna quattro anni fa ma eravamo in pieno Covid. Dopo, il numero degli aderenti è sempre stato in crescita arrivando a 200 tesserati circa".
La quota partecipativa è di 10 euro e ci si può iscrivere telefonando al 3513636773 o dalle varie piattaforme social e dal sito web. Tra le campagne della lista, ultime in ordine cronologico ci sono quella contro gli affitti brevi e contro la speculazione immobiliare.
"La speculazione immobiliare - dicono dalla lista - sta divorando la nostra città e i suoi effetti saranno devastanti. Gli hotel studenteschi sono il nuovo business in ambito immobiliare, a Pisa come in tante altre città universitarie: strutture private a prezzi di mercato che drogheranno ulteriormente il mercato abitativo e avranno come effetto l’espulsione delle fasce più deboli della popolazione dalla città. Sono centinaia e centinaia i posti letto che si prevedono, infatti, di realizzare in città con i nuovi progetti messi in campo da grandi investitori con l’approvazione di Conti".
Sugli affitti brevi, la lista dichiara: "Il fenomeno sta "consumando" le città, rendendo impossibile per famiglie, lavoratori e lavoratrici trovare una casa è in crescita. In base ai dati più recenti sono 931 gli affitti brevi, di cui 246 sul litorale, 110 nella zona fra Borgo Stretto e via Santa Maria, 101 nell’area compresa fra Borgo Stretto e via di Pratale, 138 nella zona Stazione, 137 nei quartieri di Pisanova e Cisanello, 55 a Porta a Lucca, 54 a Porta a Mare e La Vettola, 90 nella zona fra aeroporto, Putignano e Riglione. Si tratta di dati ricavati dall’autoregistrazione sulla piattaforma regionale. A questi si aggiungono 268 affittacamere. Il totale è quindi di 1.377 unità abitative con caratteristiche di civile abitazione che sono utilizzate per turisti".