ILARIA VALLERINI
Cronaca

Una città, un set. A marzo si gira una nuova serie

Parlerà di ragazzi e università: le indiscrezione. E sotto la Torre le riprese di Superman e Benigni. .

Il set del film «Laghat. Un cavallo speciale» per la regia di Michael Zampino girato a San Rossore

Il set del film «Laghat. Un cavallo speciale» per la regia di Michael Zampino girato a San Rossore

Questa volta sembrerebbe un noto colosso dell’intrattenimento ad aver puntato l’ago della bussola sulla città della Torre. E quale migliore location per girare una serie televisiva che tratta le avventure di un gruppo di giovani se non Pisa, centro universitario per eccellenza. Le riprese partiranno dalla metà del mese di marzo, ma sono ancora poche le indiscrezioni trapelate. Prima ancora, a metà ottobre, l’Ippodromo di San Rossore si è trasformato nel set di ‘Laghat. Un cavallo speciale’ per la regia di Michael Zampino e realizzato con il sostegno della Regione Toscana. Un film liberamente ispirato al romanzo ‘Laghat, il cavallo normalmente diverso’ di Enrico Querci.

Andando a ritroso nel tempo, come non annoverare ‘Bomber’ (1982) di Michele Lupo con protagonisti Bud Spencer e Jerry Calà. Il film è ambientato tra Pisa, Marina di Pisa, Tirrenia e Livorno. Una narrazione in cui la nostra città veste i panni di protagonista. Tra le scene ‘cult’, come non ricordare Bud Spencer che si mangia una gustosa pastasciutta al tavolo con Jerry Calà nel ristorante ‘Toto’ sul litorale pisano.

Un altro film, al tempo campione d’incassi, fu ‘Il piccolo diavolo’ (1988) diretto e interpretato da Roberto Benigni. Il film è stato girato tra Pisa, Calci e Taormina. Una delle scene storiche, quella della sfilata di moda, fu girata proprio all’interno dell’incantevole abbazia di San Zeno. Anche il mitico ‘Superman’ ha solcato il cielo sulla città della Torre. La scena del terzo episodio della saga registrata nel 1983 a Pisa, al tempo, fece molto discutere.

Nello sceneggiato, Superman riceve un frammento di kryptonite sintetica capace di modificare la sua personalità, così da eroe si trasforma in un cattivo e finisce per raddrizzare la Torre pendente. A giocarsela alla pari è certamente la scena girata sempre in piazza dei Miracoli di ‘Amici miei – Atto II’ di Mario Monicelli, in cui Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Renzo Montagnani e Adolfo Celi in una delle loro ‘zingarate’ reclutano un’intera comitiva di turisti per sorreggere con una fune la Torre mentre una voce grida al megafono: "Crollo imminente! Abbandonare la Torre!".

Ilaria Vallerini