STEFANIA TAVELLA
Cronaca

Una scuola anti-bulli. Cartelli e link per denunce

In prima linea l’istituto comprensivo "De André" di San Frediano a Settimo. La preside Ercolano: "Un approccio basato sull’educazione da pari a pari".

I ragazzi della scuola media di San Frediano che hanno partecipato al progetto

I ragazzi della scuola media di San Frediano che hanno partecipato al progetto

SAN FREDIANO (Cascina)L’istituto comprensivo "De André" di San Frediano a Settimo in prima linea contro bullismo e cyberbullismo. Una battaglia che l’istituto sta portando avanti da due anni attraverso la formazione dei peer educators, un gruppo di 41 studenti che ha seguito un percorso specifico per creare un ambiente scolastico sicuro e inclusivo. Coordinati dalla referente per il bullismo, Elisabetta Formaggi, insieme ai docenti specializzati, Alessandra Mazziotti e Simongiorgio La Pietra, questi studenti sensibilizzano i loro coetanei organizzando incontri e attività con gli alunni più piccoli a partire dalle classi quarte e quinte della scuola primaria.

Inoltre, i partecipanti al progetto hanno creato un link per segnalazioni anonime di episodi di bullismo, e la scuola ha realizzato una cartellonistica informativa sulla cybersecurity, affissa in punti strategici dell’edificio, per educare gli studenti su come navigare in sicurezza nel mondo digitale e proteggere i propri dati personali. L’impegno si estende anche al di fuori delle mura scolastiche in collaborazione con l’associazione "Il cuore si scioglie", per sensibilizzare famiglie e territorio oltre sull’importanza della solidarietà e del benessere scolastico. Nella lotta portata avanti dall’istituto rientrano anche il progetto "Stop al bullismo e cyberbullismo", coordinato da Michele Giaconi, criminologo e maestro di arti marziali, che da tre anni insegna tecniche di autodifesa agli studenti, sviluppando consapevolezza contro la violenza e la borsa di studio "Marco Antonelli" con il progetto "No al bullismo, sì al rispetto", per educare gli alunni al rispetto e alla considerazione degli altri.

Il tutto è realizzato con il supporto della dirigente scolastica Paola Ercolano, promotrice di questi progetti, e dal corpo docenti per costruire un ambiente accogliente e attento alla promozione del benessere. "La scelta di un approccio basato sulla peer education - spiega Ercolano - deriva dal riconoscimento del valore formativo di un’impostazione metodologica che sposta l’accento dal ‘lavorare per i ragazzi’, al lavorare con. Un’impostazione che, tenendo conto del carattere mutevole e dinamico dell’educazione, nonché della centralità della dimensione emotiva in ambito formativo, porta alla costruzione di percorsi nei quali gli studenti diventano essi stessi ideatori e fruitori dell’intervento formativo". Sono questi quindi i presupposti che la scuola ha accolto nel progettare i percorsi prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo, "con l’intento - conclude - di offrire ai ragazzi l’occasione di sentirsi parte attiva e propositiva della comunità educante".