ILARIA VALLERINI
Cronaca

Una staffetta per Francesco: sale sulla Torre di Pisa e corona il sogno. Il video

Il 39enne pisano soffre di tetraparesi spastica dalla nascita. “Mi sono ispirato alla piccola Margherita che nel 2022 raggiunse la cima sulle spalle di papà Junio. Spero che possa ripetersi per altri ragazzi”

Pisa, 10 settembre 2024 – “E’ un sogno che si realizza. La mia Pisa vista dall’alto è ancora più bella”. Sono le prime impressioni a caldo del pisano Francesco Michelotti, presidente dell’associazione ‘Go Franceschino go”, maratoneta e super tifoso del Pisa. Per gli amici solo Franceschino. Questa mattina è salito sulla Torre di Pisa per la prima volta lasciando a terra la sua sedie a rotelle. Franceschino, classe 1985, soffre di tetraparesi spastica dalla nascita, una malattia degenerativa che, nel tempo, ha compromesso le sue capacità motorie. La realizzazione del suo sogno è stata possibile grazie ad una staffetta di amici e combattenti del Gioco del Ponte delle Magistrature dei Dragoni, Mattaccini e San Martino che lo ha accompagnato sulla cima della Torre utilizzando una portantina messa a disposizione dalla Misericordia di Pisa.

Francesco Michelotti sale sulla torre di Pisa (foto di: Enrico Mattia Del Punta/ Valtriani)
Francesco Michelotti sale sulla torre di Pisa (foto di: Enrico Mattia Del Punta/Valtriani)

Passo dopo passo, come il percorso verso l’accessibilità dei monumenti della piazza dei Miracoli per persone con disabilità, un processo in continua evoluzione e di cui l’Opera della Primaziale si fa promotrice. L’Opa organizza infatti regolarmente visite specifiche sul campanile che fa parte del sito Unesco. “Mi sono ispirato alla piccola Margherita che nel 2022 salì sulla Torre sulle spalle di papà Junio. Oggi tocca a me realizzare questo sogno. Spero che la nostra esperienza possa essere da esempio per molte altre persone”. Ora Junio Cristiano Caselli, in un simbolico passaggio di testimone, è tra i fautori di questa giornata speciale per Franceschino: “La disabilità – dice – cessa quando c’è relazione”.