Pisa, 12 dicembre 2024 – "Nell’attesa che maturi qualcosa, potresti anticipare i tempi e portare tra gli amici, l’orgoglio di essere diventato parte, anche solo per un giorno, di un pezzo della dinamica della nostra intelligence". Con queste parole il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha salutato Samuele Bernardi, 25enne laureato a Unipi e diplomato alla Sant’Anna originario di Borgo San Dalmazzo in provincia di Cuneo, che due giorni fa è stato premiato a Palazzo Dante a Roma, sede degli 007. Samuele ha vinto la sesta edizione di ‘Una tesi per la sicurezza nazionale’, premio che riconosce le migliori tesi di laurea magistrale su argomenti legati al mondo dell’Intelligence. "Serve un’ottica comune condivisa per affrontare al meglio le difficoltà di un mondo dove le condizioni di sicurezza si stanno deteriorando", ha detto il 25enne.
La sua tesi in questo caso come può aiutare?
"Analizza il recente utilizzo da parte delle istituzioni del concetto di ‘ordine pubblico e sicurezza dell’Unione Europea’ come parametro di riferimento per valutare l’impatto, sull’Unione stessa, di alcune sfide transnazionali. In particolare, esamina la tendenza a considerare il concetto di sicurezza nazionale, che viene visto spesso solo dai singoli Stati, in ottica continentale".
Che implicazioni può avere nell’ottica della sicurezza?
"Porterebbe avanti l’idea che gli Stati membri dell’Ue sono in una cornice più ampia e quindi che la sicurezza nazionale deve includere una dimensione europea per essere ancora più efficace e rafforzarsi".
Di cosa parliamo?
"Nella mia tesi sostengo che sia in corso la progressiva elaborazione di una ‘sicurezza strategica’ che vale per l’Unione e i suoi membri. Questo significa avere un occhio maggiore sulla previsione delle minacce a livello europeo, che verrebbero affrontate in comune e non esclusivamente dai singoli".
Quindi una tutela comune dell’Unione europea e non più singola?
"Esattamente, va promossa la tutela dell’ordine del continente a sé, ma la prospettiva europea e la dimensione nazionale sono complementari".
Si tratta di minacce specifiche?
"Dagli investimenti internazionali all’approvvigionamento energetico e fino alla manipolazione delle informazioni da parte di Paesi esteri. Ogni rischio che ha implicazioni dirette per uno Stato ma potenzialmente per l’Ue potrebbe causare difficoltà se non attenzionato da tutti. Bisogna agire in ottica più condivisa per fronteggiare la complessità del mondo in cui viviamo".
Com’è stato essere premiato nella stanza degli 007?
"Un grande onore che però non è soltanto mio. Devo fare un ringraziamento alla comunità accademica dell’Università di Pisa e della Sant’Anna e in particolare ai docenti e alla professoressa Sara Poli, relatrice della mia tesi".
Immagina un futuro da spia?
"Per ora mi concentro sulle attività di ricerca ed è mia intenzione continuare gli studi con un dottorato".