Trentaquattro anni dopo il suo inserimento nell’elenco dei beni patrimonio dell’umanità anche Pisa avrà il Piano di gestione del sito Unesco di Piazza dei Miracoli, uno dei beni inseriti tra i primi in Italia, nel 1987, nell’elenco dell’organizzazione mondiale che tutela i beni culturali. Per la pianificazione, la gestione e il monitoraggio di ogni sito, infatti, l’Unesco richiede che venga redatto un Piano di gestione, per la cui attuazione si impegnano le organizzazioni che lo hanno redatto. Il rispetto del Piano di gestione è condizione necessaria per il mantenimento del sito nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità.
L’annuncio dell’approvazione di questo importante documento è stato fatto ieri dal sindaco, Michele Conti, secondo il quale "dotarsi per la prima volta di un piano di gestione per la valorizzazione e la conservazione del patrimonio più prezioso della città è un risultato storico".
"L’iscrizione di un sito nella lista dei beni patrimonio dell’umanità dell’Unesco - osserva Conti - comporta non solo il riconoscimento del suo valore universale ma, soprattutto, una forte assunzione di responsabilità nel proteggerlo. Ringrazio tutti i soggetti coinvolti per il grande lavoro di squadra: l’Ufficio Unesco del ministero dei Beni Culturali, il segretariato regionale del Ministero dei Beni culturali della Toscana, la Soprintendenza, l’Opera Primaziale, la Regione Toscana, la Provincia di Pisa, il raggruppamento di imprese e professionisti guidato da Pts Class. Un ringraziamento particolare all’assessore all’urbanistica, Massimo Dringoli, e tutti gli uffici comunali che hanno lavorato al raggiungimento dell’obiettivo".
L’obiettivo del Piano di gestione è quello di assicurare un’efficace protezione del bene, per garantirne la trasmissione alle future generazioni. Per questo deve tener conto delle differenze tipologiche, delle caratteristiche e delle necessità del sito, nonché del contesto culturale e naturale in cui si colloca. Può inoltre recepire i sistemi di pianificazione già esistenti e altre modalità tradizionali di organizzazione e gestione del territorio. Dall’approvazione della Convenzione internazionale Unesco del 1972 a oggi, in tutto il mondo sono stati classificati 1352 siti Patrimonio dell’Umanità in quanto rappresentanti delle grandi civilizzazioni e culture di tutta la Terra e quindi meritevoli di essere trasmessi alle generazioni future. L’Italia è il Paese che ne ha di più (55), senza considerare la Città del Vaticano: sette sono i siti toscani nell’elenco Unesco e fra questi, dal 1987, c’è appunto Piazza del Duomo e l’intero complesso monumentale che sorge intorno alla Torre pendente.