Unipi inaugura l’anno accademico con il ministro Orazio Schillaci
L’Università di Pisa inaugurerà l’Anno Accademico 20222023, il 679° dalla sua Fondazione, martedì 28 febbraio alla presenza del ministro della Salute, Orazio Schillaci. La cerimonia, che si terrà a partire dalle 11 nell’Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza, sarà aperta dall’intervento del ministro Schillaci, che è stato rettore dell’Università Tor Vergata di Roma prima di entrare a far parte dell’esecutivo guidato dal premier Giorgia Meloni. Seguiranno i saluti delle autorità, affidati al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e al sindaco di Pisa, Michele Conti.
Il rettore Riccardo Zucchi terrà quindi la relazione inaugurale, la prima a quattro mesi di distanza dal suo insediamento a Palazzo alla Giornata. Interverranno quindi Michele Da Caprile, rappresentante del personale tecnico-amministrativo nel Consiglio di Amministrazione, e Andru Gabriel Budacu Ferrari, presidente del Consiglio degli studenti.
La prolusione sul tema del diritto alla salute sarà tenuta da una delle personalità più prestigiose dell’Ateneo pisano, la professoressa Emanuela Navarretta, giudice della Corte Costituzionale nominata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel settembre del 2020, oltre che docente di Diritto privato al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa.
La mattinata si concluderà con un omaggio musicale a cura del Coro dell’Università di Pisa, come da tradizione pre-Covid.
"Vogliamo anzitutto recuperare il significato di questa cerimonia - ha dichiarato il rettore Riccardo Zucchi – come appuntamento annuale di analisi e condivisione all’interno della comunità accademica, oltre che di confronto con le principali istituzioni del territorio".
"Sono particolarmente lieto - continua il rettore Zucchi – che il nostro invito sia stato accolto dal ministro Orazio Schillaci e dalla professoressa Emanuela Navarretta, illustre rappresentante della Scuola giuridica pisana: dopo il dramma dell’emergenza pandemica, infatti, risulta quanto mai opportuno riflettere su ciò che rappresenta oggi il diritto alla salute nel nostro Paese e in generale sui rapporti fra tutela della salute, ricerca scientifica e diritti dell’individuo".
r.p.