Ottocento ore di lavoro in meno, 30 posti a rischio e riduzione di orari per musei e dipartimenti. È quanto denuncia Filcams Cgil circa i tagli al portierato di Unipi. "Il 13 dicembre l’assemblea dei lavoratori di Snam Lazio Sud e Team Service, unitamente alla Filcams Cgil Pisa, ha condannato duramente la scelta dell’Università di Pisa di ridurre i servizi di appalto di portierato e reception musei" – spiega Francesca Grassini della Cigil Filcams – È stata comunicata alle aziende una pesante riduzione dei servizi di portierato, che mette a rischio l’occupazione e il reddito dei lavoratori, per totali 800 ore di lavoro settimanale in meno. Un annuncio comunicato praticamente alla vigilia di Natale, che si somma alle riduzioni fatte ai servizi di apertura di alcuni dipartimenti". I dipartimenti interessati alla riduzione delle aperure sono: Scienze della terra, Economia, Scienze Politiche, Veterinaria, Sapienza, Ingegneria biennio, Ingegneria triennio e Scuola medica, chiusura in alcuni giorni e riduzione dell’orario dei Musei d’Ateneo quali Museo della Certosa di Calci, Orto botanico, Gipsoteca, Collezioni egittologiche, Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi e della cancellazione del centralino dell’Università".
"Abbiamo già sollevato le nostre perplessità – fanno sapere da Cgil – , più volte, invitando l’ateneo ad una seria riflessione, affinché non ci fossero riduzioni su lavoro. Ma invece la ricetta è sempre la stessa, spendere finché si può e dove si vuole, poi a pagare sono gli stessi, i più precari e i più poveri. La crisi è un momento di scelte, ma non di inciviltà. A noi sembra che così non si rispettino i lavoratori che da anni si trovano in questi appalti e garantiscono l’apertura e l’accoglienza di dipendenti e studenti dell’Università e dei turisti nei musei. Comunicare una riduzione l’11 dicembre per il primo gennaio significa non aver neppure pensato che stiamo parlando di persone, lavoratori, colleghi. Noi non staremo a guardare questa distruzione del lavoro, proseguiremo il percorso di lotta iniziato a ottobre".
Il 31 ottobre Grassini aveva detto, durante lo sciopero in Piazza dei Cavalieri: "Ci saranno meno risorse anche per Unipi – con drastiche revisioni di spesa per il portierato. Temiamo però che questo impoverimento delle risorse all’ateneo vada ad incidere anche su altri comparti dati in appalto come quello delle biblioteche e delle pulizie". Sempre la sindacalista ha aggiunto: "Mandiamo un messaggio chiaro, e cioè che gli appalti non sono un ambito da sforbiciare perché fatto da lavoratori con famiglie.
Carlo Venturini