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Normale: nasce la rete delle Scuole di eccellenza

Il direttore Ambrosio: "Servono docenti di qualità. Ai Normalisti vanno riconosciuti percorsi abbreviati verso Pubblica amministrazione e docenza"

Il direttore della Scuola Normale di Pisa Luigi Ambrosio

Pisa, 15 novembre 2021 - Lavori in corso per la creazione di una rete delle sei Scuole superiori universitarie a ordinamento speciale (Normale, S.Anna di Pisa, Imt di Lucca, Gssi de L'Aquila, Iuss di Pavia e Sissa di Trieste). Lo ha annunciato il direttore della Normale Luigi Ambrosio all'inaugurazione dell'anno accademico 2021/22 precisando che «le Scuole superiori universitarie possono facilmente porsi come apripista per sviluppare attività specifiche su temi scelti, sperimentare nuovi modelli di formazione, gestione e funzionamento».

Inoltre Ambrosio ha sottolineato che «sarebbe un atto lungimirante se lo Stato riconoscesse nel curriculum dei Normalisti, ma non solo, la possibilità di abbreviare percorsi verso la pubblica amministrazione ma anche verso l'insegnamento, per offrire alla scuola italiana insegnanti di qualità e recuperare in parte la funzione originaria della Normale come 'Scuola degli educatorì'». Ambrosio ha parlato «della rete Sar Italia (Scholars at Risk), nell'ambito della quale è stato presentato alla Regione un progetto in collaborazione con gli atenei toscani per creare un laboratorio permanente sui temi della libertà accademica: un hub permanente sarà ospitato nella sede fiorentina della Scuola, per raccogliere studenti e studiosi interessati al tema».

Per il sindaco di Pisa Michele Conti «in un grande piano di ripartenza del Paese, la scuola e la formazione devono avere un ruolo primario, ritengo che questa sia la direzione giusta da percorrere tutti insieme: tutte le istituzioni, compresi gli enti locali sono impegnati nella grande sfida di impiegare bene e velocemente le risorse del Pnrr e Pisa, senz'altro, può giocare un ruolo importante in questa partita disponendo di eccellenze nell'alta formazione che non si trovano in una condizione di isolamento, poiché la città e la provincia sono costellate di istituti superiori di primo e secondo grado che rappresentano l'intera filiera della formazione delle giovani generazioni».