Università di Pisa, concerto d'Autunno 2024

Il concerto si terrà venerdì 8 novembre alle 21.15 nella chiesa di Santa Caterina d'Alessandria. L'Orchestra dell'Università con Dejan Bogdanovic

La chiesa di Santa Caterina d'Alessandria

La chiesa di Santa Caterina d'Alessandria

Pisa, 5 novembre 2024 - Venerdì 8 novembre, alle 21.15, nella chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, avrà luogo il Concerto d'Autunno 2024 dell'Orchestra di Ateneo.  

Dejan Bogdanovic, violino solista, e l'Orchestra dell'Università, diretta da Manfred Giampietro, eseguiranno la sinfonia in la minore "Scozzese", op. 56 e il Concerto per violino e orchestra, op. 64, di Felix Mendelssohn-Bartholdy.  

La sinfonia Scozzese di Mendelssohn deve il nome al soggiorno che il compositore effettuò nel Regno Unito nel 1829: la “vulgata” musicologica tramanda l’aneddoto secondo il quale Felix, in visita al palazzo edimburghese di Holyrood, venne ispirato dalle rovine della cappella eretta in memoria di Maria Stuarda. Mendelssohn impiegò dieci anni a sviluppare quell’idea musicale, un inquieto tema in 6/8 che sembra quasi riecheggiare una danza folclorica, e nel quale la vivacità e il genio dell’invenzione creativa procedono dialetticamente in compagnia delle memorie formali classiche. In questo senso, Mendelssohn è degno erede di Beethoven: lo si osserva con tutta evidenza nella collocazione del movimento veloce al secondo posto della sinfonia.  

Rispetto al velato classicismo della Scozzese, il Concerto per violino in Mi minore (commissionato, all’epoca, dal celebre virtuoso Ferdinand David) inaugura con maggior decisione un nuovo paradigma, appunto quello del concerto romantico; anche qui, come nella sinfonia, l’Autore cerca di non interrompere la continuità del discorso musicale tra un movimento e l’altro, introducendo anche tanti altri elementi di novità e/o scarto rispetto ai modelli della tradizione.  

Dejan Bogdanovich è riconosciuto a livello internazionale come solista, esecutore di musica da camera e insegnante. Già alla sua giovane età ha attirato l’attenzione per la perfetta padronanza dello strumento, per la conoscenza degli stili e bellezza del suo suono, ma soprattutto per la sua capacità di cogliere l’essenza musicale nelle composizioni che esegue aggiungendo un tocco emotivo per cui è soprannominato “Il Genio del colore”.  

Si è formato alla più alta scuola russa essendo allievo del violinista di fama mondiale Viktor Tretijakov (Conservatorio “P.I. Chaikovsky”). Si è esibito nel suo primo concerto all'eta' di 8 anni. A soli 17 anni ha eseguito il concerto n.1 di N. Paganini e il concerto di F. Mendelssohn in mi-minore con l'orchestra Filarmonica di Dubrovnik. A 19 anni è stato vincitore di Concorsi Internazionali di Vienna e Zagabria.  

Da molti anni vive in Italia, dove si esibisce come solista con molte orchestre italiane ma anche con le prestigiose orchestre in Europa, Russia, America Latina e Canada. La sua grande attenzione per la musica da camera lo ha portato a suonare insieme a musicisti come B. Greenhouse , N. Brainin, V. Mendelssohn, A. Libermann, D. Asciola, J. Gandelsmann, L. Pogorelich, T. Zehetmair, M. Kugel, M. Flaksman, K. Bogino, P. Gallois, M. Bourgues, E.Bertrand, P.H. Xuereb. Bogdanovich collabora con diversi compositori contemporanei come P. Hersant, L. Kupkovic, A. Solbiati, i quali gli hanno dedicato diverse composizioni.  

Quest'anno, insieme con Gabriele Maria Vianello, ha pubblicato per la casa discografica parigina Continuo Classics il suo ultimo CD che include i pezzi inediti di Eugène Ysaÿe da lui recentemente scoperti. L'evento è organizzato dal Polo Musicale Maria Antonella Galanti e dal CIDIC - Centro per l'Innovazione e la Diffusione della Cultura. L'evento è a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.