Pisa, 22 novembre 2024 - Da oggi in libreria “Studiare chimica all’università”, un volume che vuole aiutare i ragazzi a trovare la propria ‘stella polare’. La chiave è l’orientamento fra pari a partire da una serie di interviste a 22 persone fresche di laurea. Curatrici del volume sono la professoressa Valentina Domenici del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Ateneo pisano, Antonella Maggio, ricercatrice all’Università di Palermo e Anna Maria Cherubini, associata all’Università di Padova.
Un libro che nasce dalla consapevolezza che le discipline Stem, più delle altre, soffrono di una separazione fra scuola e università. Questa si manifesta in una discontinuità nel processo educativo e formativo, in uno scarso rapporto tra didattica e formazione e fra ricerca e insegna mento, e nella mancanza di comunicazione dei contenuti insegnati e delle modalità didattiche adottate. La chimica suscita qualche perplessità, se non una certa diffidenza: spesso associata a inquinamento, disastri ambientali e droghe, questa materia trova uno spazio decisamente limitato già tra i banchi di scuola, fatta eccezione per gli Istituti tecnici tecnologici indirizzo Chimica, materiali e biotecnologie e, talvolta, per i Licei scientifici opzione Scienze applicate.
Non deve perciò sorprendere che questa disciplina, intrinsecamente complessa, sia ancora percepita come inutile e difficile da studenti e studentesse. Le attività di orientamento tentano di porre rimedio anche a questa distorta percezione della chimica: non si limitano solo ad accompagnare nel passaggio da un contesto all’altro, ma promuovono i talenti e le attitudini.
Nel 2004, visto il calo delle immatricolazioni ai corsi di laurea delle cosiddette “scienze dure”, i tassi di abbandono, il problema del genere e la scarsa chiarezza sugli sbocchi lavorativi, la Conferenza nazionale dei presidi delle facoltà di scienze e tecnologie, in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e Confindustria, promosse il Progetto lauree scientifiche (PLS), successivamente divenuto Piano lauree scientifiche. Dall’anno scolastico 2018/19, inoltre, sono stati proposti i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), risultato di una revisione dei percorsi di Alternanza scuola lavoro.
"Entrambe le iniziative - spiegano le curatrici - sono volte a sostenere studentesse e studenti per l’intero arco della vita nell’elaborazione di un loro progetto personale e professionale, sulla base di aspirazioni e competenze. Queste attività di orientamento hanno avuto un grande successo per la chimica, rappresentando canali preferenziali anche per veicolare un modo nuovo di percepirla.
Noi curatrici siamo impegnate da anni in attività di divulgazione, promozione e valorizzazione della chimica, e siamo coordinatrici nei nostri atenei dei PLS e responsabili dei percorsi di PCTO e delle attività di orientamento in ingresso. Il contatto continuo con studenti e studentesse, dalle matricole ai laureandi, fino a chi sceglie di continuare la sua formazione dentro le università con un dottorato di ricerca, ci ha arricchito e arricchisce molto: sia come docenti interessate alla formazione e alla didattica, sia come persone adulte che cercano di capire e stabilire connessioni con le nuove generazioni. È proprio questa pluriennale esperienza che ci ha portate ad accettare la proposta della casa editrice di affrontare il problema dell’orientamento con un occhio diverso".