Pisa, 16 dicembre 2024 - Si è svolta questa mattina la cerimonia di premiazione dei docenti menzionati per il progetto "docente dell'anno" all'Università di Pisa. In tutto 43 premiati, tanti quanti hanno aderito all’iniziativa. La consegna degli attestati si è svolta in rettorato lunedì 16 dicembre nel corso di una cerimonia a cui hanno partecipato, fra gli altri, il rettore Riccardo Zucchi, il prorettore alla didattica Giovanni Paoletti insieme ai colleghi e colleghe dei dipartimenti e delle Scuole che hanno accolto e promosso l’iniziativa: Civiltà e Forme del Sapere, Economia e Management, Farmacia più i tre della Scuola di Ingegneria (civile e industriale-dici; dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni-destec; dell'informazione-dii), Scienze politiche, e il corso di studi di Medicina e chirurgia. La scelta dei docenti si è basata fondamentalmente sui questionari di valutazione degli studenti, anche se ogni dipartimento ha profilato i criteri di nomina anche con altri indicatori, come ad esempio il ruolo accademico o il numero degli studenti che hanno seguito il corso. I docenti sono menzionati per i risultati eccellenti ottenuti in un loro insegnamento dello scorso anno accademico.
“Questa cerimonia, che giunge oggi alla sua seconda edizione, è il nostro modo per ribadire l’importanza della didattica e di ricordare come la trasmissione del sapere sia la prima missione di un’Università – ha detto il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi – Oggi, sfortunatamente, il ruolo della didattica non ha un adeguato riconoscimento né nei sistemi di valutazione e finanziamento degli Atenei né nei ranking internazionali. La sua centralità è offuscata da un’eccessiva attenzione alle sole attività di ricerca che, per quanto importantissime, non esauriscono il compito delle Università. E questo vale anche per l’abilitazione scientifica su cui la didattica non incide minimamente. Una distorsione di cui subiamo pesantemente le conseguenze. Il valore di questa cerimonia sta proprio in questo: premiare, attraverso la valutazione dei nostri studenti, tutti coloro che nella propria attività danno un ruolo rilevante alla didattica di questo Ateneo che è sempre di altissimo livello. Ai premiati, come a tutti i loro colleghi, va il mio più sentito ringraziamento”. “Siamo alla seconda edizione di questa iniziativa, ai sei dipartimenti dello scorso anno si sono aggiunti Scienze politiche e un corso di studi importante come Medicina e chirurgia – racconta il prorettore Giovanni Paoletti -. Tutti sommati equivalgono quasi al 60% dell’intera popolazione studentesca. Abbiamo lasciato ampia libertà alle varie strutture di cogliere questa opportunità, così come di interpretare le linee guida per la nomina dei docenti. L’esperienza dell’anno scorso è servita a affinare e a rendere più omogenei i criteri. Attraverso questi docenti e l’opinione dei nostri studenti, è alla qualità della didattica di tutto l’Ateneo che vogliamo dare un riconoscimento simbolico ma sentito”.
Ma ecco in dettaglio i nomi e i relativi insegnamenti per dipartimento. A Civiltà e Forme del Sapere sono nove: Anacleto D’Agostino, Marco Matteoli, Renata Pepicelli, Paolo Tomei, Chiara Savettieri, Giovanni Paoletti, Luisa Andriollo, Chiara Tognolotti, Adriano Fabris. Undici per il Dipartimento di Economia e Management: Fabrizio Bientinesi, Stefano Coronella, Zeila Occhipinti, Giulia Romano, Giovanna D’Inverno, Lorenzo Corsini, Marco Allegrini, Maria Cristina Quirici, Luca Spataro, Matteo Corciolani, Alessandro Gabrielli. Tre al Dipartimento di Farmacia: Sabrina Taliani, Alma Martelli e Valentina Citi. Dieci alla Scuola di Ingegneria: Giuseppe Lettieri, Giovanni Basso, Andrea Piemonte, Luisa Pellegrini, Marco Lagnoni, Sandra Vitolo, Giacomo Salvadori, Giacomo Bacci, Roberto Gabbrielli, Lorenzo Ferrari. Otto infine per il Dipartimento di Scienze politiche: Alessandro Volpi, Enrico Calossi, Carlo Morganti, Federico Niccolini, Simone Paoli, Chiara Franco, Eugenio Pizzimenti, Lavinia Vizzoni. Due per il Corso di studi in Medicina e chirurgia: Leonardo Rossi e Riccardo Zucchi.