Uno sportello ad hoc in carcere

Il Comune di Pisa e il carcere di Don Bosco siglano una convenzione per offrire servizi anagrafici ai detenuti, come certificazioni e carte d'identità, all'interno della struttura penitenziaria. Un passo importante per garantire un accesso tempestivo ai servizi comunali.

Importante accordo fra il Comune di Pisa e il carcere di Don Bosco. Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta ha approvato lo schema di convenzione tra il Comune e la casa circondariale Don Bosco per "assicurare un’adeguata e tempestiva fruizione dei servizi comunali afferenti ai sevizi demografici in favore dei soggetti destinatari di misure restrittive della libertà individuale".

L’oggetto della convenzione riguarda la erogazione dei servizi all’interno della casa circondariale in favore dei detenuti, tra i quali il rilascio di certificazione anagrafica e di stato civile, le autentiche di firme su dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà, il rilascio di carte di identità elettroniche, la iscrizione e/o cancellazioni anagrafiche, i trasferimenti ad altri istituti penitenziari.

"L’apertura dello sportello anagrafe di prossimità presso la casa circondariale di Pisa – spiega l’assessore ai servizi demografici, Gabriella Porcaro (foto) – rappresenta il risultato di un lavoro congiunto e non banale tra amministrazioni, per cui ringrazio Cristina Pollegione, dirigente degli uffici di anagrafe e stato civile, e il direttore della Casa Circondariale Don Bosco di Pisa, Tazio Bianchi, che fin dai primi giorni dal suo insediamento, si è mostrato disponibile ed ha avviato con noi un’interessante interlocuzione grazie alla quale abbiamo condotto un’attenta disamina delle esigenze della popolazione detenuta presso la struttura penitenziaria e fra le varie necessità è emersa proprio quella di assicurare un’adeguata e tempestiva fruizione dei servizi comunali nello specifico dei servizi anagrafici e di stato civile".