GABRIELE MASIERO
Cronaca

"Uno strumento importante. Recepisce completamente le indicazioni della Consulta"

Durante la pandemia Covid fu il primo medico a consentire le visite ai pazienti intubati in terapia intensiva. Ed ha seguito il primo paziente toscano che ha scelto il suicidio assistito.

L’ex primario di Rianimazione dell’Aoup, professor Paolo Malacarne

L’ex primario di Rianimazione dell’Aoup, professor Paolo Malacarne

di Gabriele Masiero PISA"La legge della Toscana recepisce completamente le indicazioni della Consulta, pertanto non credo che ci siano al suo interno vizi di incostituzionalità. Tuttavia non sono un giurista e quindi la mia è una semplice opinione personale. Da medico però rilevo l’importanza di una legge che finalmente, anche in Toscana, uniforma i trattamenti sanitari già esistenti". Parola di Paolo Malacarne, ex primario del reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cisanello (ora in pensione) è il medico che ha seguito, nel 2023, l’unico paziente toscano che abbia, al momento, portato a termine il suicidio medicalmente assistito a seguito della sentenza 242/2019 della Corte costituzionale. "Il testo - spiega - adesso consente procedure tutte uguali tra le tre Asl regionali e le sette aziende ospedaliere toscane, mettendo ordine a una disciplina nella quale prima invece aveva orientamenti diversi a seconda delle competenze territoriali. È per questo uno strumento importante che non fa altro che recepire le indicazioni già inserite nella sentenza della Corte costituzionale, per questo non vedo rischi di illegittimità".

Quanti sono i pazienti che in Toscana potranno ora accedere a questa procedura? "Non ho il dato preciso. Posso dire che tre persone mi avevano chiesto di seguirle. Una è deceduta nel 2023, un’altra è venuta a mancare dopo essere stata avviata all’hospice dell’Asl Toscana centro, mentre un terzo paziente risiede nel territorio dell’Asl Toscana nord ovest e ha chiesto di ricorrere al suicidio medicalmente assistito. Adesso la legge appena approvata dal consiglio regionale consente di uniformare le procedure su tutti i territorio e di compiere un significativo passo avanti. Ora l’Asl Toscana nord ovest può inviare al richiedente i farmaci richiesti e questi confermare la decisione già presa di procedere oppure no con la richiesta di suicidio assistito".

Sullo sfondo di questa materia c’è sempre l’autodeterminazione del paziente. Quando si stabilisce che una persona è lucida e serena per maturare queste decisioni? "L’articolo 32 della Costituzione già oggi tutela pienamente i pazienti e sancisce i diritti dell’individuo affermando che ‘la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana’. Per questo ho ribadito più volte che vorrei un diritto che non entrasse a gamba tesa nelle sofferenze delle persone, ma che lasciasse ai medici la relazione di cura col paziente e la sua famiglia. Insomma, sono già vigenti gli strumenti di legge per capire se le decisioni dei pazienti sono prese in piena autocoscienza e la legge toscana non inficia in alcun modo queste fattispecie".