"L’uscita dalla Società della Salute è una scelta sciagurata, una mossa politica che i pisani pagheranno cara". Lo denunciano Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce de La città delle persone, aggiungendo che "l’aggravarsi della crisi sociale è evidente e, con questa scelta, il Comune si troverà ad affrontarla da solo e isolato, con enormi difficoltà a rispondere a bisogni crescenti di assistenza: ci preoccupa poi moltissimo il buio totale che c’è sulla transizione dalla Casa della salute alle Case di comunità ed è per questo che, nel nostro ordine del giorno respinto dalla maggioranza, avevamo chiesto alla giunta di farsi garante dell’effettiva realizzazione delle Case di comunità Hub di via Garibaldi a Pisa e Spoke di Marina di Pisa, così come previsto dal Pnrr, e di altre case di comunità sul territorio".
Martinelli, Gionfriddo e Lacroce ricordano anche che nel documento avevano anche chiesto "di mettere in campo un’azione in sede di assemblea dei soci della Società della salute e nella Conferenza aziendale dei sindaci per programmare da subito l’organizzazione delle future case di comunità, individuandone le fonti di finanziamento". "Sui servizi sociosanitari - aggiungono i consiglieri comunali de La città delle persone - serve un cambio di approccio al passo con i tempi e con i bisogni dei cittadini: una presa in carico delle persone con equipe multiprofessionali, composte da medici, infermieri, assistenti sociali, psicologi, operatori sociali garantendo la prossimità dei luoghi di accoglienza, decodifica, assistenza e presa in carico e assicurando al terzo settore la partecipazione alla coprogrammazione e alla coprogettazione. Ma su questi aspetti la pianificazione della giunta Conti è al livello zero. Da qui il nostro ordine del giorno, purtroppo bocciato da una destra sempre indisponibile al confronto e lontana dai bisogni delle persone in difficoltà".