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Paolo Martinelli
La Città delle Persone critica aspramente la "scelta ideologica" della giunta Conti di uscire dalla rete Sistema Accoglienza Integrazione (Sai) e Società della Salute (Sds), ribadita anche durante lo scorso consiglio comunale, che secondo il capogruppo Paolo Martinelli "sarà un danno serio per la città". I problemi legati a questa decisione, secondo il gruppo di opposizione, sono tanto di mancate risposte ai cittadini quanto economici.
"Con questa scelta, l’amministrazione comunale - è l’attacco di Martinelli - non solo mette la polvere sotto il tappeto, perché in modo cieco non dà risposte a un bisogno reale, ma comporta anche la rinuncia a fondi ministeriali aggiuntivi riversando poi su tutto il sistema zonale dei servizi sociali i costi dell’accoglienza, che i comuni devono comunque coprire per rispondere a bisogni e diritti fondamentali". La Città delle Persone non risparmia neanche l’assessora Giovanna Bonanno, accusata di "mescolare le carte motivando l’uscita dal Sai con la volontà di destinare le risorse umane ed economiche a potenziare le politiche di sostegno alla povertà e all’inclusione".
"È falso - continua la nota del capogruppo di opposizione -, dal momento che l’uscita dal Sai significa rinunciare a risorse derivanti dal Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo che nulla ha a che vedere con quelle proprie del Comune o con fondi ministeriali. Per di più, rinunciare a quelle risorse è di fatto una riduzione delle disponibilità economiche del Comune per i più poveri". Secondo Martinelli, ci sarà poi un ulteriore aggravio di costi a perché "vista la volontà della giunta Conti di uscire dalla Società della Salute, Pisa si troverà da sola a far fronte alla maggior parte dei costi sull’accoglienza, essendo il comune che ospita la questura".
Insomma, per la Città delle Persone "una scelta ideologica e politica che relegherà Pisa a un isolamento, dato che uscire dal Sai è anche una rinuncia della giunta a governare il fenomeno migratorio sul proprio comune attraverso il ruolo di regia, che viene così gestito esclusivamente dalla Prefettura attraverso i Centri di Accoglienza Straordinaria. Quello che emerge - è la conclusione di Martinelli - sono mancate risposte ai bisogni, più costi e rinuncia al governo del fenomeno migratorio. Proprio una scelta lungimirante"