REDAZIONE PISA

Valanga di chiamate

Da 3.800 mensili si è passati durante il lockdown a 13.700. Ora si sono assestate sulle. 7.500 ogni 30 giorni

Da 3.800 chiamate mensili pre-pandemia, si è passati alle 13.700 durante il lockdown. Nel 2021 sono circa 7.500. Le Acli sono presenti con i servizi di Caf e patronato in tutti i principali comuni della provincia (1 sede provinciale e 10 sedi zonali), oltre che attraverso recapiti presenti in alcuni circoli o in altre strutture sociali ed aggregative. Sono una quarantina gli operatori che raggiungono picchi "di una settantina di lavoratori circa nei mesi frenetici della campagna fiscale del Caf".

A spiegare questi dati è sempre il presidente Martinelli. "Il dato quantitativo più significativo al riguardo è l’incremento considerevole di telefonate in entrata riscontrate dal nostro centralino che se nel periodo precedente alla pandemia registrava mediamente cca 3.800 chiamate mensili in entrata, nei mesi di lock down ha registrato una media di 13.700 chiamate mensili in entrata circa, per poi attestarsi stabilmente nei periodi ordinario del 2021 a circa 7500 chiamate mensili".

Interessante "in termini invece qualitativi la percezione avuta dai nostri operatori sul servizio di assistenza al lavoro di cura delle famiglie mediante incrocio domandaofferta di lavoro per colf e badanti. In questo caso si è riscontrato da parte delle famiglie numerosi e comprensibili timori rispetto al rischio di contagio verso gli anziani assistiti, così come maggiori difficoltà nel reperimento delle lavoratrici a causa delle restrizioni relative agli spostamenti da e verso i paesi di provenienza". L’obiettivo: "La prima sfida è stata quella di continuare a garantire regolarmente i nostri servizi ordinari in un periodo molto complesso con un incremento dei bisogni ed il proliferare repentino di strumenti di assistenza sociale in un contesto in cui la normativa è in continua evoluzione ed alcuni uffici pubblici si sono non di rado trincerati dietro lo smart working".