Cascina (Pisa), 21 dicembre 2024 – Non si è ancora conclusa la conta dei danni, ma appare evidente come il bilancio sia estremamente negativo, non solo sul versante economico ma anche, e forse soprattutto, su quello morale. Quanto accaduto al Pesenti di Cascina lascia l’amaro in bocca, è difficile credere che siano stati gli studenti a ridurre il liceo in tali condizioni, ma a questo punto la questione passa in secondo piano, ciò che rimane sono solo “macerie“. Il consiglio d’istituto del liceo Pesenti ha infatti rilasciato un primo elenco delle devastazioni riportate dalla struttura, da cui emerge il degrado raggiunto durante l’occupazione del liceo.
Porte e pareti sfondate, vetri distrutti, così come gran parte degli arredamenti, per non parlare poi dei termosifoni che sono stati strappati dalle pareti. Non sono poi mancati i furti, gran parte delle apparecchiature elettroniche, fra cui, computer, monitor e tavolette grafiche, sono stati portati via, alcuni dei quali sono stati rintracciati fuori regione, oppure danneggiati. Come se già tutto questo non fosse sufficiente gli occupanti si sono poi lasciati andare a veri e propri atti di vandalismo, le pareti sono state ricoperte da scritte oscene e sessiste rivolte alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola, i bagni sono stati volontariamente intasati e la spazzatura è stata sparsa lungo i pavimenti della scuola. Uno scenario che si potrebbe definire apocalittico, vere e proprie barricate di banchi e sedie, con sangue, vomito e urina in ogni angolo della scuola, specie sui libri della biblioteca, ma ciò che forse più di tutto dovrebbe far riflettere non è solo la violenza fisica con cui gli occupanti si sono accaniti contro la struttura scolastica, ma anche la violenza morale che ha caratterizzato le devastazioni.
Ciò che più di tutto indigna è la vandalizzazione e la distruzione delle dotazioni specifiche per le studentesse e gli studenti con disabilità, insieme al furto dei farmaci salvavita. A questo si aggiunge anche il furto delle scarpette rosse contro la violenza sulle donne che erano poste ai piedi dell’albero di Natale, anch’esso vandalizzato. Alla luce di quanto accaduto il consiglio d’istituto rivolge quindi un appello. “Invitiamo tutta la comunità educante, a partire dalle famiglie, con il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti, ad assumersi le proprie diverse responsabilità, da occupanti e da non occupanti, e a riflettere sui gravi danni provocati alla cosa pubblica. E conclude “Non solo la scuola, materialmente, è stata duramente colpita, ma specificatamente i suoi simboli, con una dimostrazione di disprezzo che ci addolora e disgusta”.
Greta Ercolano