
All’incontro con l’eurodeputato tra gli altri l’onorevole Ziello e il presidente della Port. Authority pisana Del Seppia. .
di Enrico Mattia Del Punta
PISA
"La Costituzione non ripudia qualsiasi guerra, ma rende doverosa la guerra per la difesa della Patria, il che significa tutelare anche gli interessi nazionali, come le linee di approvvigionamento di energia e materie prime. La sinistra? A Bruxelles si schiera a favore dell’immigrazione clandestina".
Un fiume in piena l’europarlamentare eletto nelle fila della Lega (come indipendente), Roberto Vannacci, ospite ieri all’incontro dal titolo La Costituzione, conoscerla, rispettarla e difenderla, organizzato alle Officine Garibaldi dall’associazione Madreterra Nostra. In una sala presidiata da un ampio schieramento di forze dell’ordine, Vannacci non ha risparmiato critiche ai "soloni nelle piazze" che parlano di pacifismo e ha attaccato anche il suo collega all’Europarlamento Mimmo Lucano (Avs), accusandolo di dichiarazioni "a favore dell’immigrazione illegale". Ha citato Karl Marx in chiave sovranista e ha affrontato il tema dell’attualità, commentando le dichiarazioni dei "leader europei" sulla possibilità di inviare truppe in Ucraina.
"Non sono un costituzionalista, ma – ha esordito Vannacci – porto il mio contributo al convegno grazie a quanto ho visto e imparato a Bruxelles". Al tavolo dei relatori, Mario Peccatori, presidente di Madreterra Nostra, Alessandro Luzzi, della segreteria nazionale Vittime del Dovere, Carlo Baroni, giornalista de La Nazione, e lo stesso Vannacci. Tra il pubblico, anche esponenti della Lega, come il deputato Edoardo Ziello e il presidente della Port Authority di Pisa, Luciano Del Seppia. "L’Italia ripudia la guerra, ma la prevede nel caso sia necessaria per difendere gli interessi nazionali e non potrebbe essere altrimenti – ha spiegato Vannacci –, altrimenti non dovremmo avere un ministero della difesa e un esercito, nonostante qualche solone nelle piazze dica che la guerra non può esserci perché vietata dalla Costituzione". Tra gli interessi nazionali, Vannacci include anche la lotta all’immigrazione clandestina, "che, sebbene non si tratti di un atto di guerra, rappresenta comunque una minaccia alla sopravvivenza della Nazione. Oggi si parla solo di diritti civili – ha aggiunto il generale –, ma i diritti sociali sono stati messi in crisi da un’immigrazione incontrollata che qualcuno vuole legalizzare". Nel mirino "la sinistra", che, secondo Vannacci, a Bruxelles avrebbe votato due volte "a favore dell’immigrazione clandestina: prima contro i finanziamenti per Frontex, poi contro gli hub nei territori extra Ue. Anche Karl Marx diceva che l’immigrazione clandestina è in sostanza un esercito di riserva del padrone per tenere basso il costo della manodopera". Infine, il tema delle truppe in Ucraina: secondo l’europarlamentare, l’invio non sarebbe possibile perché "Russia e Cina non lo accetterebbero mai in Consiglio di sicurezza all’Onu".