REDAZIONE PISA

Verdi Torna ’Il turco in Italia’

Dopo 26 anni in scena sul palco pisano venerdì 10 e domenica 12. Domani alle 18 nel Ridotto la presentazione

Il grande capolavoro di Rossini torna in scena dopo 26 anni dalla prima e unica rappresentazione a Pisa, al teatro Verdi

Il grande capolavoro di Rossini torna in scena dopo 26 anni dalla prima e unica rappresentazione a Pisa, al teatro Verdi

Un grande capolavoro che torna in scena dopo 26 anni dalla prima e unica rappresentazione a Pisa, al teatro Verdi. "Il Turco in Italia" di Gioachino Rossini torna nel massimo teatro pisano venerdì 10 e domenica 12 gennaio, una nuova produzione con la regia di Roberto Catalano e la direzione di Hossein Pishkar sul podio dell’Orchestra Giovanile Cherubini.

Il dramma buffo in due atti composto dal genio pesarese su libretto di Felice Romani, che ebbe la sua prima esecuzione alla Scala di Milano il 14 agosto 1814, sarà rappresentato con la complicità di scene e costumi che ricreano colorate e vivaci atmosfere degli anni ‘50-’60: Guido Buganza firma le scene, Ilaria Ariemme i costumi, Oscar Frosio le luci. La coreografia è di Marco Caudera. "In questa storia – spiega il regista Roberto Catalano - l’amore si vende e si compra esattamente come il vino e il caffè e gli esseri umani, proprio come accade alle cose, si vendono e si comprano a vicenda".

Primo appuntamento con la conoscenza dell’opera è fissato per giovedì 9 alle 18 nel Ridotto del Teatro con la Guida all’Opera, nel consueto incontro con il pubblico, ad ingresso libero, per approfondire attraverso curiosità, e l’ascolto di brani la conoscenza dell’opera in cartellone, un momento condotto da Riccardo Mascia, maestro collaboratore e specialista del "Turco in Italia". Capolavoro tra i meno conosciuti e, per molti anni, anche tra i meno fortunati di Rossini, il Turco si connota anche per aver portato in scena, per la prima volta nella storia del melodramma, il metateatro: il poeta Prosdocimo è colui a cui è affidata la rivelazione del gioco teatrale. In cerca di un buon soggetto, egli si imbatte in un gruppo di zingari e dalle loro avventure trae ispirazione per la sua storia, la zingara Zaida si trova a Napoli perché costretta a lasciare il suo amato principe Selime la Turchia a causa di maldicenze. Nel frattempo sotto mentite spoglie, Selim giunge a Napoli dove è attratto, ricambiato, da Fiorilla, moglie di don Geronio, per questo furibondo. Avviene poi che Selim e Zaida si rivedano e che questo scateni la gelosia di Fiorilla. Ne nasce un continuo gioco di equivoci e situazioni che, nella interpretazione del regista Catalano: "sono espressione di un desiderio spinto ai limiti della necessità di acquistare qualcosa che ancora non si possiede. Ciò che in questo mondo i personaggi provano, è un prodotto da consumare; nessuno, a parte Zaida e il suo sincero amore per Selim, prova autenticamente qualcosa". I biglietti sono in vendita al Botteghino del Teatro Verdi, tramite il servizio telefonico e online su www.vivaticket.it.

Alessandra Alderigi