Dopo quattro giorni di sciopero gli stipendi sono arrivati. Ieri almeno all’85 per cento dei lavoratori. Oggi dovrebbero arrivare gli altri. "Ma è stata dura – ammette Samuele Falossi, segretario generale Slc Cgil Pisa –. In questa vertenza gli elementi di preoccupazioni sono molti e riguardano sia i lavoratori che il profilo aziendale". Il caso è quello della Telco Soluzioni Digitali, un’importante azienda nazionale che ripara, sviluppa l’infrastruttura di rete e occupa circa 500 lavoratori in Toscana, di cui più di 100 nella provincia di Pisa, tra Vicopisano e San Miniato. Sono circa mille i dipendenti a livello nazionale. A scatenare la protesta dei lavoratori, in prima battuta, è stato il problema del mancato pagamento dello stipendio di settembre che, appunto, doveva arrivare ad ottobre e invece è arrivato solo ieri. Ma per i sindacati, se non cambiano le cose, è "a rischio il futuro dell’azienda, ma soprattutto la perdita di un centro vitale per ciò che riguarda la qualità della rete e lo sviluppo dei tanti servizi alla cittadinanza oramai fondamentali per tutti".
Falossi spiega: "Tsd da gennaio non investe più – spiega il sindacalista –. Questo, secondo noi, è l’elemento di maggiore criticità che rileviamo. Cosa ce lo dice? Ci sono tutta una serie di elementi che ce lo confermano come il mancato o parziale acquisto dei materiali: non si acquista in quantità sufficiente il bitume per sistemare gli scassi stradali; lo stesso discorso vale per la fibra ottica, che è vitale per la mission dell’azienda, manca la cavetteria. Il ragionamento è semplice: se non compriamo gli strumenti per lavorare, o non me acquistiamo a sufficienza, a risentirne è il lavoro".
"Tant’è che ad oggi, su Pisa – spiega Falossi – secondo i dati in nostro possesso, ha ancora oltre 400 guasti da riparare e circa 100 attivazioni da effettuare a cittadini che aspettano il servizio e questo non arriva. Questi numeri, e questo aspetto, per noi sono un campanello d’allarme ed è per questo che stiamo cercando di capire quale futuro c’è per quest’azienda che riteniamo abbia un ruolo strategico per il territorio, in termini di servizio, e per il lavoro. Basti pensare che solo su Pisa conta circa 120 dipendenti". Falossi precisa che il prossimo 11 novembre ci sarà un incontro in Regione proprio per parlare della Tds. "Ci risulta anche un cambio di proprietà – conclude – che dovrebbe essere avvenuto due settimane fa". Potrà essere ragione di rilancio? "Noi lo speriamo fortemente".
Carlo Baroni