REDAZIONE PISA

"Via Turati è il ritrovo per gli spacciatori"

Il parroco della Chiesa del Carmine: "Abbiamo fatto chiudere una centrale della droga". I commercianti: ‘Risse, bisogni in strada e degrado’

Un far west senza regole, tra via Filippo Turati e via Giovanni Pascoli, un binomio divenuto ormai il triangolo del degrado a Pisa. Spaccio, accattonaggio, scene di violenza, lancio di bottiglie e, per ultimo, l’accoltellamento del 16enne martedì. "Quanto accaduto non mi ha sorpreso – ammette padre Augusto Tollon, parroco della Chiesa del Carmine da quasi 20 anni. Atti vandalici, violenza e anche spaccio in passato, sono stati protagonisti dalla vita di queste strade. Solo con le nostre denunce, dalla Chiesa alla scuola materna Calandrini, le forze dell’ordine fecero chiudere bottega a una vera e propria centrale dello spaccio, dove sorge adesso la pizzeria".

Ad aiutare a fare un affresco della situazione anche Daniele Colombini, barbiere 24 enne del Machete in via Pascoli. "La situazione qui è molto variegata – racconta Colombini –. Abbiamo visto persone in accappatoio intente a urinare sui muri, colluttazioni davanti alla nostra vetrina e altri episodi altrettanto insensati, come alcuni ragazzi che tiravano lattine o bottiglie addosso ad ignari passanti o alle automobili in transito. C’è molto degrado, è un circo più che un cinema. Quando è avvenuto il fatto martedì – conclude Colombini –, un cliente ci ha raccontato cosa stesse accadendo e poi c’è stato un via vai di agenti che hanno iniziato a interrogare dei ragazzi, probabilmente per ricostruire l’accaduto". A pochi metri da Corso Italia, le due vie Turati e Pascoli sono ormai diventate arterie di passaggio di microcriminalità e degrado, come conferma Rasem Abdelhaq, 62 enne palestinese, proprietario della parafarmacia Salus in via Turati, con la moglie: "Non ho visto direttamente ciò che è accaduto, ho appreso dell’accoltellamento quando un poliziotto è entrato a chiedermi le immagini delle nostre telecamere – racconta il farmacista –. Gli agenti hanno esaminato tutto ciò che c’era sul nastro delle telecamere, prelevando quanto analizzato. Spero possa essere utile, anche se il fatto è avvenuto all’altezza del vecchio cinema Ariston, alle 16.07 di martedì". Abdelhaq spiega come la via sia ormai battuta quotidianamente: "Corso Italia è più sorvegliata, mentre qui le forze dell’ordine non passano mai, perciò i tossicodipendenti e gli spacciatori sono spesso qui. C’è tanto degrado – confessa il farmacista – e in questi anni non è cambiato nulla. Gli affari loschi avvengono probabilmente in altre zone, ma questa è una meta di passaggio". Cosa fare allora per arginare il problema? "Bisognerebbe aumentare le telecamere e la polizia dovrebbe presidiare tutte le zone", conclude Abdelhaq. A fargli eco anche Salvatore Ipsaro del San Domenico Italian Bistrot in Corte di San Domenico: "Siamo stati costretti a chiudere i cancelli per mesi, perché capita sovente che qualcuno si introduca in Corte. Qui il degrado e gli atti vandalici si sprecano, da noi hanno anche sfondato la vetrina. Ormai facciamo i guardiani. La zona è mal frequentata, qui avviene di tutto".

Michele Bufalino