
In foto Giacomo Sintini, nel 2012 ha fondato un’associazione per finanziare progetti di ricerca e sviluppo in ambito onco - ematologico
Conoscenza, approfondimento e solidarietà. Sono i temi portanti della rassegna "Vicoscienza", organizzata dall’amministrazione comunale, in particolare dall’assessora alle politiche sociali Valentina Bertini, e dal professor Gabriele Buda, dirigente medico dell’Unità operativa di ematologia dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana. L’iniziativa riprende il via con Giacomo Sintini, campione di sport e di vita, al Teatro di Via Verdi di Vicopisano il 15 marzo alle 15.30.
Sintini ha fondato nel 2012 un’associazione, che porta il suo nome per finanziare progetti di ricerca e sviluppo in ambito onco-ematologico, per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma, e per acquistare strumenti e macchinari utili alla ricerca e all’assistenza ai pazienti. Una storia di successi la sua: giocatore professionista di pallavolo, in nazionale dal 2001, con un ricco palmares di trofei che comprende, l’europeo del 2005 e la Grand Champions Cup pochi mesi dopo, Sintini nel 2011, a soli 32 anni, all’apice della sua carriera sportiva, sposato e padre da poco, scopre di avere un linfoma non-Hodgkin al quarto stadio, diffuso.
Seguirono sette cicli di chemioterapia e un autotrapianto di midollo osseo e dopo tantissime difficoltà arrivarono per Giacomo la guarigione, il ritorno in campo, nel maggio 2012, e numerose vittorie, in particolare con il Trentino: lo scudetto, e il titolo di miglior giocatore della partita decisiva, la Coppa Italia, la Supercoppa, il Campionato Mondiale per Club.
Sarà l’Assessora Bertini a introdurre l’appuntamento del 15 marzo e il professor Buda presenterà e modererà l’evento: "Jack Sintini: Forza e Coraggio", nel corso del quale lo sportivo racconterà la sua storia, in modo coinvolgente ed emozionante, l’ingresso sarà libero, senza prenotazione, e le offerte saranno devolute all’associazione, associazionegiacomosintini.it, con sede a Perugia.
"Se oggi sono vivo lo devo a molti fattori - afferma il campione - uno dei quali è la grande capacità dei medici che mi hanno assistito. Con la mia associazione voglio restare in prima linea e non dimenticare ciò che queste persone hanno fatto per me. Dal 2012 - continua - abbiamo donato 135.000 euro alla ricerca medica, 160.970 euro per l’acquisto di macchinari per la cura e il sostegno delle persone malate, abbiamo investito 18.100 euro in assistenza domiciliare e 136.600 euro per l’acquisto di doni destinati ai i bambini e alle bambine ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale di Perugia"
Alessandra Alderigi